«Io non cercherei il “leader del futuro” ma piuttosto i piani, i programmi e le attività». Cecilia Strada, giovane presidente di Emergency, sul nuovo numero di Left parla di sinistra e solidarietà sociale, quelle «azioni concrete che partono dai cittadini» che sono alla base anche del successo di Podemos in Spagna e Syriza in Grecia. «La necessità adesso è proprio questa: la solidarietà sociale, un atteggiamento che tradizionalmente e storicamente dovrebbe appartenere alla sinistra», afferma la figlia di Gino Strada, che demolisce l’appellativo di “buonista”: «meglio dire giusto». «Si è perso la bussola su ciò che andrebbe fatto. Se hai la possibilità di aiutare qualcuno, è umano e normale che lo aiuti», dice la presidente di Emergency che lancia accuse al governo italiano perché  non è giusto che sia il terzo settore a occuparsi delle cure di stranieri e cittadini poveri. «L’Italia non è un Paese povero, spende 80 milioni di euro al giorno in spese militari, è un Paese che ogni anno brucia 23 miliardi di euro della spesa sanitaria in corruzione e poi dice di non essere in grado di curare gli ammalati».  «La chiamano crisi – conclude Cecilia Strada – ma è disuguaglianza». Left racconta poi uno dei primi casi forse di coalizione sociale di cui parla Maurizio Landini. Una ex caserma storica al centro della città, una volta luogo di torture fasciste è stata occupata e viene gestita da una serie di associazioni tra cui Emergency, Arcigay, i sindacati, Slow food. Dentro, sorgeranno alloggi per persone sfrattate e una mensa. «Ribaltiamo un po’ la crisi», dice a Left Oliviero Alotto dell’associazione Terre di fuoco. Sempre sul fil rouge che è possibile cambiare luoghi per antonomasia “disumani”, Left propone un reportage dal carcere di Bollate in cui è in atto da anni un progetto educativo che produce cultura e lavoro.  E ancora: l’ultima puntata dello Speciale regionali con Marche e Umbria  e un’intervista all’avvocato Felice Besostri sulla battaglia legale contro l’Italicum. In questo numero pubblichiamo la prima puntata dell’inchiesta sui lati oscuri della provincia italiana: cominciamo con Latina e il “pool” a delinquere.  Negli Esteri servizi dalla Spagna che si è blindata contro i migranti, un reportage dall’Egitto che racconta la vita di un fabbricante di documenti falsi, lo “strano” modo di raccogliere finanziamenti nelle prossime presidenziali Usa e le storie della resistenza culturale dei berberi, un popolo sparso in più Stati. Infine in Cultura, dopo che la Columbia University ha proposto di censurare le Metamorfosi di Ovidio (il classico latino sarebbe violento e pericoloso) Left raccoglie le reazioni di Luciano Canfora, Silvia Ronchey e Piero Boitani. Per la scienza, Pietro Greco risponde a Beppe Grillo e fa il punto sulla efficacia della mammografia nella prevenzione del tumore al seno. Buona lettura! [social_link type="twitter" url="https://twitter.com/dona_Coccoli" target="on" ][/social_link] @dona_Coccoli

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«Io non cercherei il “leader del futuro” ma piuttosto i piani, i programmi e le attività». Cecilia Strada, giovane presidente di Emergency, sul nuovo numero di Left parla di sinistra e solidarietà sociale, quelle «azioni concrete che partono dai cittadini» che sono alla base anche del successo di Podemos in Spagna e Syriza in Grecia.

«La necessità adesso è proprio questa: la solidarietà sociale, un atteggiamento che tradizionalmente e storicamente dovrebbe appartenere alla sinistra», afferma la figlia di Gino Strada, che demolisce l’appellativo di “buonista”: «meglio dire giusto». «Si è perso la bussola su ciò che andrebbe fatto. Se hai la possibilità di aiutare qualcuno, è umano e normale che lo aiuti», dice la presidente di Emergency che lancia accuse al governo italiano perché  non è giusto che sia il terzo settore a occuparsi delle cure di stranieri e cittadini poveri. «L’Italia non è un Paese povero, spende 80 milioni di euro al giorno in spese militari, è un Paese che ogni anno brucia 23 miliardi di euro della spesa sanitaria in corruzione e poi dice di non essere in grado di curare gli ammalati».  «La chiamano crisi – conclude Cecilia Strada – ma è disuguaglianza».

Left racconta poi uno dei primi casi forse di coalizione sociale di cui parla Maurizio Landini. Una ex caserma storica al centro della città, una volta luogo di torture fasciste è stata occupata e viene gestita da una serie di associazioni tra cui Emergency, Arcigay, i sindacati, Slow food. Dentro, sorgeranno alloggi per persone sfrattate e una mensa. «Ribaltiamo un po’ la crisi», dice a Left Oliviero Alotto dell’associazione Terre di fuoco.

Sempre sul fil rouge che è possibile cambiare luoghi per antonomasia “disumani”, Left propone un reportage dal carcere di Bollate in cui è in atto da anni un progetto educativo che produce cultura e lavoro.  E ancora: l’ultima puntata dello Speciale regionali con Marche e Umbria  e un’intervista all’avvocato Felice Besostri sulla battaglia legale contro l’Italicum.

In questo numero pubblichiamo la prima puntata dell’inchiesta sui lati oscuri della provincia italiana: cominciamo con Latina e il “pool” a delinquere.  Negli Esteri servizi dalla Spagna che si è blindata contro i migranti, un reportage dall’Egitto che racconta la vita di un fabbricante di documenti falsi, lo “strano” modo di raccogliere finanziamenti nelle prossime presidenziali Usa e le storie della resistenza culturale dei berberi, un popolo sparso in più Stati.

Infine in Cultura, dopo che la Columbia University ha proposto di censurare le Metamorfosi di Ovidio (il classico latino sarebbe violento e pericoloso) Left raccoglie le reazioni di Luciano Canfora, Silvia Ronchey e Piero Boitani. Per la scienza, Pietro Greco risponde a Beppe Grillo e fa il punto sulla efficacia della mammografia nella prevenzione del tumore al seno. Buona lettura!

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