Negli Stati Uniti è in corso un grande ritorno dell’eroina. Non immaginate crack-house e ghetti neri, non immaginate fricchettoni di ritorno o giovani drop-out e marginali. L’epidemia è casalinga e suburbana ed è l’effetto indiretto e ritardato della campagna aggressiva di promozione di potenti anti-dolorifici che danno dipendenza.

Negli Stati Uniti è in corso un grande ritorno dell’eroina. Non immaginate crack-house e ghetti neri, non immaginate fricchettoni di ritorno o giovani drop-out e marginali. L’epidemia è casalinga e suburbana ed è l’effetto indiretto e ritardato della campagna aggressiva di promozione di potenti anti-dolorifici che danno dipendenza e che, dopo che si è diffuso l’allarme, sono sempre più difficili da trovare e costano più dell’eroina. Con questa condividono i principi attivi derivati dall’oppio. A consumarli sono spesso persone di mezza età che hanno cominciato ad assumerle perché avevano mal di schiena o articolari e i loro figli che trovano le medicine negli armadietti del bagno e hanno sentito parlare dei loro effetti.

La campagna di promozione dei farmaci degli anni 90 ha funzionato a meraviglia e, sebbene alcuni colossi del farmaco siano stati multati per pubblicità ingannevole (la Purdue Pharma ha pagato 600 milioni di dollari nel 2007), il numero di prescrizioni mediche degli oppiacei è salito alle stelle: tra 1996 e 2010 si passa da 91 a 210 milioni di ricette (cfr il grafico qui sotto).

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L’epidemia di consumo di farmaci oppiacei ha prodotto anche un boom di overdose e morti. Come si può notare dal grafico qui sotto, fino al 2010, in generale i morti per overdose di farmaci sono molto più numerosi di quelli per droga – da notare la live diminuzione die morti per cocaina dopo il 2008, l’inizio della crisi economica. Gli anti dolorifici battono ogni altra categoria (+265% tra gli uomini e +400% tra le donne). Secondo le statistiche del National Institute on Drug Aubse e del Center for Disease Control, le persone che più finiscono vittime dell’overdose da farmaco antidolorifico sono le donne bianche e i nativi americani e dell’Alaska.

 

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(Center for Disease Control)

A partire dal 2010 a crescere e sostituire in parte il consumo di farmaci oppiacei è il mercato dell’eroina. Le morti per overdose sono aumentate in maniera spaventosa (anche a causa di alcune partite tagliate con medicinali pericolosi). La ragione cruciale è il diffondersi della droga tra i consumatori di farmaci: dopo che le agenzie federali hanno riscontrato il boom di morti e dipendenze da oppiacei farmacologici hanno dato un giro di vite alla loro diffusione, rendendo più caro il prezzo delle pasticche sul mercato illegale. L’eroina, a quel punto, diventa un’alternativa meno cara alla sostanza legale dalla quale si dipende.

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(Center for Disease Control)

Circa il 9 per cento degli intervistati dalla ricerca annuale della Substance Abuse Mental-Health Services Administration (Samhsa), ha sostenuto di avere un relativo facile accesso al mercato dell’eroina. E le statistiche del detto di eroina sarebbe “abbastanza o molto facilmente disponibili”, secondo i più recenti dati di Salute e Servizi Umani. Tre americani su mille spiegano di aver fatto uso di eroina nel 2013, erano die su 100 dieci anni prima. americani su mille rispondono di aver usato eroina nel 2013, contro i due su mille di dieci anni fa. Nel frattempo l’incidenza tra le donne è raddoppiata. Se guardiamo alle regioni del Paese scopriamo che il problema più serio di eroina si manifesta nel nord est, mentre la dipendenza da farmaci è diffusa nel Sud. L’MDMA è il grande problema del West: del resto Breaking Bad era ambientato in New Mexico, non a New York o Chicago.

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La crescita del consumo, secondo la Food and Drug Administration, è riscontrabile tra tutti i gruppi che hanno alti tassi di prescrizione e di abuso di oppiacei: donne, bianchi non ispanici, redditi più elevati. Circa il 45% di chi usa l’eroina è anche dipendente dai farmaci anti-dolorifici.

Il boom dell’eroina e la legalizzazione della marijuana in molti Stati americani sta provocando anche un cambiamento delle politiche dei cartelli della droga messicani. Il numero di sequestri di pasta di oppio è cresciuto del 500% tra 2013 e 2014 e i campi di papaveri da oppio scoperti e sradicati in Messico (cfr la foto in alto) sono aumentati del 47%, mentre i sequestri di eroina al confine con gli Usa del 42%. Del resto, un contadino messicano guadagna circa 20 dollari per un chilo di marijuana contor i 900 per un chilo di pasta da oppio.

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