Il caso di David Rossi era stato frettolosamente archiviato come suicidio. L'ex capo della comunicazione di Mps on avrebbe retto alla pressione dello scandalo. La procura riapre le indagini.

Banche, segreti e morti. Lo strano suicidio di David Rossi (l’ex capo della comunicazione del Monte dei Paschi di Siena, morto il 6 marzo 2013 proprio nel pieno della bufera sull’istituto guidato in quegli anni da Giuseppe Mussari) è ufficialmente oggetto di nuove indagini, dopo che la Procura di Siena ha deciso di riaprire un caso che frettolosamente era stato bollato come “suicidio”. Poco più di un anno fa la Procura aveva rigettato la richiesta della riapertura delle indagini presentata dalla vedova di Rossi, Antonella Tognazzi, con l’avvocato Luca Goracci. Ma ormai sono troppi i punti oscuri di una morte accaduta in un momento sicuramente “opportuno”: David Rossi poche ore prima di quel salto nel vuoto dalla finestra del suo ufficio, aveva scritto al suo superiore una mail in cui dichiarava di voler dire in procura tutto ciò che sapeva dello scandalo Mps. Ma non ne ha avuto il tempo.

Sono tre i foglietti accartocciati ritrovati nel cestino dell’ufficio di David Rossi in cui, a prima vista, sembrava giustificare il suo gesto e chiedere scusa alla moglie. Eppure proprio lei, Antonella Tognazzi, fin da subito ha nutrito una serie di dubbi per il tono con cui il marito le si rivolgeva che, a suo dire, sembrò subito molto diverso dal suo solito. (…)

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