Turchia e Russia hanno concordato un piano di cessate il fuoco per la Siria, che dovrebbe entrare in vigore a mezzanotte. Questa la notizia rilanciata dall'agenzia di stampa Anadolu. Il piano mira a espandere a tutto il Paese un cessate il fuoco concordato ad Aleppo all'inizio del mese per consentire l'evacuazione dei civili. Come i piani precedenti che erano stati negoziati dagli Stati Uniti e da Mosca, anche questo stop alle ostilità esclude i gruppi di terroristi. In caso di successo, il piano sarà la base dei prossimi negoziati tra il regime e l'opposizione sotto l'egida russo-turca nella capitale kazaka Astana. Una parte dei ribelli chiede però di riprendere i negoziati a Ginevra. Non è ancora chiaro come e dove il piano sia stato concordato, ma di certo sono stati contatti tra la Turchia, la Russia e rappresentanti siriani dell'opposizione con base ad Ankara. Ankare e Mosca, schierati su fronti opposti nella guerra civile siriana, hanno iniziato a cooperare dopo la riapertura dei canalio diplomatici in estate - interrotti a causa dell'abbattimento di un jet russo da parte turca. Ankara ha lasciato fare le truppe di Assad ad Aleppo, il che è un segnale di buona volontà. Resta da vedere che fine faranno i curdi in questa partita: sono un nemico di Assad, ma anche di Ankara e rischiano di finire schiacciati. Grandi assenti e più isolati che mai in questa partita restano Stati Uniti ed Europa.

Turchia e Russia hanno concordato un piano di cessate il fuoco per la Siria, che dovrebbe entrare in vigore a mezzanotte. Questa la notizia rilanciata dall’agenzia di stampa Anadolu.

Il piano mira a espandere a tutto il Paese un cessate il fuoco concordato ad Aleppo all’inizio del mese per consentire l’evacuazione dei civili. Come i piani precedenti che erano stati negoziati dagli Stati Uniti e da Mosca, anche questo stop alle ostilità esclude i gruppi di terroristi.

In caso di successo, il piano sarà la base dei prossimi negoziati tra il regime e l’opposizione sotto l’egida russo-turca nella capitale kazaka Astana. Una parte dei ribelli chiede però di riprendere i negoziati a Ginevra.

Non è ancora chiaro come e dove il piano sia stato concordato, ma di certo sono stati contatti tra la Turchia, la Russia e rappresentanti siriani dell’opposizione con base ad Ankara.

Ankare e Mosca, schierati su fronti opposti nella guerra civile siriana, hanno iniziato a cooperare dopo la riapertura dei canalio diplomatici in estate – interrotti a causa dell’abbattimento di un jet russo da parte turca.

Ankara ha lasciato fare le truppe di Assad ad Aleppo, il che è un segnale di buona volontà. Resta da vedere che fine faranno i curdi in questa partita: sono un nemico di Assad, ma anche di Ankara e rischiano di finire schiacciati. Grandi assenti e più isolati che mai in questa partita restano Stati Uniti ed Europa.