Antifascismo e storia alla ribalta, se i giornalisti si danno al teatro

Tra storia e politica. Da Cavalli a Travaglio, da Saviano a Telese. E poi Gad Lerner e tanti altri. Si moltiplicano gli spettacoli per informare sulle pagine più alte e quelle più scure della nostra storia

A Mesagne nasce il piccolo cinema Ken Loach diretto da teen-agers

"Il nostro cinema dicono i giovanissimi, non sarà una sala commerciale come siamo abituati a pensare, ma un luogo dove proiettare cinema d’autore e soprattutto un posto dove è possibile potersi sedere e parlare" E il regista inglese è stato invitato alla prossima edizione di Messapica film festival

“Nessuno vuole la guerra”. Sicuri?

L’Ucraina è diventato il secondo più importante cliente dell’industria bellica italiana. La “solidarietà al popolo ucraino” è solo un ormone per gonfiare i bilanci delle industrie delle armi. È scritto nero su bianco. Con buona pace della litania ripetuta sui giornali, in radio e in tivù del “nessuno vuole la guerra”

IN EDICOLA

Editoriale
Ribellarsi è necessario
Matteo Fago

Il Global painting che viene dalla Cina

Siamo stati al Mart di Rovereto. Fino al 5 maggio 24 artisti cinesi mostrano le nuove strade che ha intrapreso la pittura nel loro Paese, dall'imitazione ironica e corrosiva della "maniera" occidentale al recupero e alla ricreazione di tradizioni antiche

Il Rapporto Amnesty International 2023-2024: a Gaza è la fine del diritto internazionale

L'analisi dei diritti umani in 155 Paesi mette in evidenza il rischio di un pericoloso ritorno al passato, con il tradimento di tutte le Carte e i principi ivi sanciti. Tra conflitti, rischi delle nuove tecnologie, repressione del dissenso, c'è un dato positivo: le proteste di milioni di persone in tutto il mondo. Per un cessate il fuoco in Palestina, per i diritti delle donne e per la giustizia climatica

L’arte di abitare la terra. Un convegno internazionale per l’Earth Day

Una giornata alla Casa dell'architettura a Roma per discutere della necessaria trasformazione culturale e politica del nostro modo di pensare il rapporto fra società e natura, fra spazio pubblico e privato in una più ampia visione di bene comune. Con Daniela Gualdi, Flavio Trinca, Paola Traverso, Francesca Zappacosta, Camilla Ariani e molti altri

Libertà di stampa e potere politico, perché l’Italia rischia di finire come l’Ungheria

Dal caso Agi-Angelucci alla par condicio svanita alla Rai, gli esempi della concentrazione del potere mediatico messo in atto dalla destra è ormai evidente e ha avuto il merito di risvegliare dal letargo le opposizioni parlamentari. Quello che manca è una riforma di sistema che garantisca pluralismo dell'informazione e soprattutto il diritto di tutti i cittadini a essere informati

Mohamed Dihani, attivista Saharawi: «La mia gente del deserto da troppi anni senza diritti»

Rapito, incarcerato per anni, è riuscito ad arrivare in Italia, è diventato difensore dei diritti umani ed è ancora in attesa del riconoscimento della protezione internazionale. Lo abbiamo incontrato a Roma negli spazi della mostra fotografica “Saharawi - Oltre l’attesa" di Renato Ferrantini che fino a domani, 20 aprile, nell'ambito della settimana Jaima propone immagini e testimonianze di un popolo di cui non parla più nessuno

In fondo le odiano, le autonomie

il governo di Giorgia Meloni ha deciso di impugnare un provvedimento amministrativo della Regione Emilia Romagna che dava le linee di indirizzo alle Ausl, istruzioni tecniche su come dare seguito alle eventuali richieste di suicidio assistito

È alta tensione tra Venezuela e Guyana per il territorio dell’Esequibo

Maduro ha lanciato un referendum nel territorio conteso. E di recente l'Assemblea nazionale venezuelana ha approvato una legge per annettere quell'area ricca di giacimenti di petrolio che Caracas reclama da oltre un secolo, mentre Georgetown stringeva rapporti sempre più stretti con Usa e Regno Unito. Per arrivare a un compromesso pacifico sono al lavoro diplomatici brasiliani

I garantisti a orologeria

I garantisti a orologeria li riconosci perché fino a ieri mattina chiedevano lo scioglimento del comune di Bari e se possibile della Puglia intera. Ci dicevano che l’indagata che prima era nella destra ormai apparteneva alla sinistra, quindi colpa della sinistra. Poi ieri hanno indagato un politico che da sinistra si è spostato a destra e ripetono che sia colpa della sinistra. Ma la Regione Sicilia non vogliono scioglierla