Dalle 13 alle 14 di oggi il presidente del Consiglio Renzi è stato letteralmente “bombardato” con centinaia di tweet inviati da partite Iva e freelance contro gli aumenti delle tasse previsti nella Legge di Stabilità.

Si lavora per strada con lo smartphone – oramai una protesi del braccio – e si pranza con un panino o un’insalata davanti al computer. «Essere un freelance è la nuova normalità, è una nuova grande forza lavoro ed è qui per rimanere», ha detto Sarah Horowitz, fondatrice della Freelancers Union, l’organizzazione americana dei lavoratori autonomi che conta più di 200mila membri. E in Italia? Le fila della nuova “classe” lavoratrice – quella del lavoro autonomo – si ingrossano senza avere alcuna tutela.

Oggi – 13 febbraio – dalle 13 alle 14 Matteo Renzi è stato letteralmente “bombardato” da centinaia di tweet. La richiesta? Mantenere fede alla sua ‪#‎paroladilupetto. «Nei decreti delegati sul fisco c’è anche lo spazio per modificare in meglio le norme sulle partite Iva e spero riusciremo a correggere i nostri errori con la delega fiscale il 20 febbraio», ha annunciato il premier pochi giorni fa a Rtl 102,5.

Adesso partite Iva e freelance protestano contro gli aumenti delle tasse previsti nella Legge di Stabilità, quando mancano pochi giorni al prossimo Consiglio dei ministri, previsto per il prossimo 20 febbraio. Il governo deciderà del loro futuro senza averli prima consultati. «I provvedimenti del governo hanno creato una situazione opposta da quello che ci si aspettava», dice Anna Soru, presidente di Acta, l’associazione italiana dei freelance. «Vedendo nella partita Iva solo il ricco padrone e non il lavoratore, o considerando gli autonomi solo come false partite Iva o dipendenti mancati da riportare nel bacino della subordinazione». La richiesta, per sintetizzarla con uno dei tanti tweet, è questa: «Matteo Renzi approvi l’emendamento al Milleproroghe presentato da Chiara Gribaudo & co. per il blocco dell’aliquota GS al 27,72%».

Invece degli scioperi tradizionali, l’arma sindacale per questi lavoratori è il tweet bombing. Ma dietro gli hashtag ci sono persone in carne e ossa: Acta, Alta Partecipazione, Confassociazioni, Colap, sono i soggetti di rappresentanza del nuovo “popolo delle partite Iva”, un popolo che conta tra 1,3 a 3,5 milioni di persone. Che cresce (a dicembre 2014 si è registrato un +203%), che “ringiovanisce (oltre il 50% delle aperture nel 2014 riguarda under 35), e “rispetta” le quote rosa (circa il 40% sono donne). E che si caratterizza per la forte innovazione (l’incidenza del lavoro autonomo nel settore tecnico-scientifico è il più alto d’Europa, con il 15%).

Dove il sindacato non arriva, in tempi di social, ci si arrangia. E ci pensa twitter. ‪#‎refurtIVA ‪#‎siamorotti

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