Le notizie principali di oggi. In primo piano, l’arrendevole Renzi: le Università si dividono tra serie A e serie B: ridicolo negarlo.

Renzi divide le Università tra serie A e serie B, “ridicolo negarlo”

Ci sono già università di serie A e di serie B in Italia e rifiutare la logica del merito dentro le università e pensare che tutte siano brave è quanto di più antidemocratico vi possa essere. Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi parlando all’inaugurazione dell’anno accademico al Politecnico di Torino. Non possiamo pensare di portare tutte le 90 università nella competizione globale, ha aggiunto il presidente del Consiglio, altrimenti ci spazzeranno via tutti quanti.

GRECIA
Braccio di ferro Ue Atene, intervengono gli Usa: Serve intesa
Il segretario del Tesoro Lew chiama Varoufakis: è il momento di trovare un accordo con il Fmi e con l’Europa, altrimenti le conseguenze saranno dure La replica del ministro delle Finanze greco: quello degli americani è un avvertimento che vale anche la Ue.

LAVORO
Poletti: stop ai contratti a progetto
L’intenzione del Governo è quella di superare i contratti di collaborazione e a progetto e abrogarne le norme, congelando queste tipologie contrattuali, ridefinendone la fattispecie e specificando meglio il confine tra lavoro autonomo e lavoro subordinato per limitare questa area. Lo ha spiegato al termine dell’incontro con le parti sociali sul decreto attuativo del Jobs act sulle tipologie contrattuali, il ministro del Lavoro Giuliano Poletti .

MEDIO ORIENTE
Stato di Palestina, Pd sostiene la mozione per il riconoscimento
Il Parlamento italiano si appresta a riconoscere lo Stato Palestinese. Il Pd sosterrà il riconoscimento dello Stato di Palestina in una mozione che presenterà probabilmente giovedì. Secco il commento dell’ambasciata israeliana a Roma: il riconoscimento prematuro non farebbe altro che incoraggiare i palestinesi a non ritornare ai negoziati con Israele e allontanerebbe ulteriormente le possibilità di una pace.

CARCERI
Agenti su Facebook: un rumeno in meno: è il detenuto suicida in cella
Frasi choc come “un rumeno in meno”, “meno uno”, sono apparse sulla pagina Facebook del sindacato di polizia penitenziaria Aslippe dopo il suicidio nel carcere milanese di Opera di un detenuto condannato all’ergastolo. La vicenda ha spinto il Dap ad avviare accertamenti urgenti per capire, anzitutto, se gli autori del post siano proprio agenti penitenziari.

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