Il fondatore di Adaptica, Tommaso Occhipinti, vuole diffondere la 2Win nei Paesi in via di sviluppo tanto da vendere a prezzo di costo il dispositivo alle Ong per favorirne la diffusione negli ospedali e nei centri medici.

Il mondo dell’oculistica potrebbe essere rivoluzionato da 2Win un dispositivo portatile progettato da Adaptica, una startup veneta, che permette la misurazione della vista grazie a un semplice scatto fotografico con flash. L’apparecchio sostituisce il classico sistema di diagnosi oftalmologico e da meno cinque a più cinque diottrie offre le stesse prestazioni e precisioni della classica strumentazione professionale utilizzata dagli oculisti.

Il dispositivo, che sembra una macchina fotografica giocattolo, strutta il flash per diagnosticare miopia, astigmatismo, ipermetropia, strabismo e altre problematiche, soprattutto dell’età infantile, come l’occhio pigro. La classica immagine degli occhi rossi che compare nelle foto è proprio quella di cui si serve questo dispositivo che è in grado di analizzare, grazie al sistema 2Win dal quale prende il nome, quella gradazione di rosso della pupilla. Il rifrattometro oftalmico è già richiesto in molte nazioni, soprattutto negli Stati Uniti, e sta suscitando l’interesse di tanti oculisti, negozi di ottica e medici. L’intenzione dell’azienda è quello di proporre il dispositivo alle scuole.

La sua facilità d’uso, infatti, lo rende particolarmente adatto per la misurazione della vista dei bambini e dei neonati rispetto alla macchina tradizionale. Basta uno scatto fotografico ad un metro di distanza e in pochi secondi il gioco è fatto. Inoltre, può essere usato anche da un medico generico.

Il fondatore di Adaptica, Tommaso Occhipinti, vuole diffondere la macchina nei Paesi in via di sviluppo tanto da vendere a prezzo di costo il dispositivo alle Ong per favorirne la diffusione negli ospedali e nei centri medici. L’azienda padovana è nata nella città veneta all’interno dell’incubatore M31 ideato da Ruggero Frezza che punta sulle startup innovative ad alto contenuto tecnologico e ha recentemente ricevuto anche un prestito statale di 250 mila euro, grazie al quale sta sviluppando un nuovo prodotto che sfrutta tecnologie di ottica adattiva.