Dei tre libri uno indica un’area direttamente scientifica, un altro la scienza della politica, l’ultimo una letteratura di testimonianza Ma soprattutto emerge un modello di stile: una eleganza fatta soprattutto di semplicità, di essenzialità. Ne saranno all’altezza gli italiani del terzo millennio?

Quali sono i libri italiani, nel tempo, che hanno cambiato il mondo? Ammesso che si possano stabilire i criteri di una tale classifica, secondo il giornalista inglese Andrew Taylor, che ha provato a elencare le 50 opere che hanno modificato il corso della storia – I 50 libri che hanno cambiato il mondo, Garzanti – sono tre: Il principe di Machiavelli (1532), Il dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo di Galileo (1632), e Se questo è un uomo di Primo Levi (1947).

Libri, Andrew Taylor, 50 Libri, leftAh, non illudetevi, Gerardo Mercatore, autore cinquecentesco dell’Atlante, è olandese! L’elenco non è esente da sciovinismo: quasi la metà, 19 testi, sono di autori inglesi (ci metto anche Joyce e lascio fuori la versione ottocentesca delle Mille e una notte di Sir Richard Burton), tra cui – inopinatamente – le poesie di Wilfred Owen sulla Grande Guerra. Però possiamo consolarci pensando che gli Stati Uniti sono rappresentati da quattro titoli (Moby Dick, Capanna dello zio Tom, Giovane Holden e Primavera silenziosa), i francesi e i tedeschi da 2 (rispettivamente Madame Bovary e Il secondo sesso di De Beauvoir, e il Werther goethiano e il Manifesto di Marx).), mentre la Spagna può contare sul solo Cervantes, come peraltro la Cina (Mao) e l’Africa (Chinua Achebe).

Dunque, ci è andata complessivamente bene! Ma chiediamoci: i nostri autori inclusi nel cerchio magico, hanno a che fare con il Made in Italy, con l’immagine della nostra identità oggi? Sappiamo che il Made in Italy, nonostante tutto (nonostante la volgarità e gli scandali di Berlusconi, la corruzione dilagante, Mafia Capitale, etc.) regge miracolosamente. E anzi….

Bene, dei tre libri uno indica un’area direttamente scientifica, un altro la scienza della politica, l’ultimo una letteratura di testimonianza (ma lo scrittore è anche scienziato). Singolare. L’umanesimo italiano sembra avere una forte coloritura scientifica. Inoltre: da tutti e tre libri emerge un modello di stile: una eleganza fatta soprattutto di semplicità, di essenzialità. Ne saranno all’altezza gli italiani del terzo millennio?