Questo numero è dedicato a chi scappava in cerca di una vita e ha trovato la morte a largo della Sicilia. 700, 800, 950… non si sa. Per colpa di un’Europa che ha calcolato il costo e ha preferito spendere meno per presidiare la sua Fortezza.

«Come se la guerra fosse niente, come se la povertà fosse niente… io sono un’italiana sanata, come se fosse una malattia da guarire», così scrive Edda Pando questa settimana nel monologo di Left.

Questo numero è dedicato a chi scappava in cerca di una vita e ha trovato la morte a largo della Sicilia. 700, 800, 950… non si sa. Per colpa di un’Europa che ha calcolato il costo e ha preferito spendere meno per presidiare la sua Fortezza. Left condanna questo modo di pensare che diventa agire. Un agire mostruoso che lascia morire esseri umani. E condanna il governo Renzi che ha tagliato nel nome dello stesso calcolo l’operazione Mare Nostrum per sposare Triton, il risultato? 2.000 morti in cinque mesi. Contro i 20 dello scorso anno.

Miraglia, Prosperi, Vassallo, Cavalli ognuno esprime la propria condanna nelle pagine che leggerete.

Raffaele Lupoli vi racconterà del suo viaggio sulle nave San Giusto ai tempi di Mare Nostrum, dell’importanza del know how nelle operazioni di save and rescue e di quale differenza ci sia con quello che si sta facendo oggi.

Luca Sappino invece ripercorre le parole “a vanvera” della nostra politica.  Incapace di fare “la sua parte di umanità”, come dice Emma Bonino.

La nostra storia di copertina è di colore nero per scelta, è importante per noi che voi sappiate e leggiate che Left farà tutto quello che potrà per cambiare quel mal-pensare che porta ad un mal-agire.  E che con ogni mezzo, culturale, informativo e legale tenterà di riaffermare un’uguaglianza possibile. Buona lettura.

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