Con la loro rocambolesca partecipazione a Italian’s got talent I Camillas sono passati agli onori della cronaca. L’impresa è ardua: sdoganare il loro “pop minimal hardcore”, magnifico connubio di dolcezza e demenzialità.

I Camillas sono Mirko Bertuccioli e Topazio Perlini: due gran giocherelloni. Pesaresi d’adozione, nascono entrambi a Pordenone nel 1964 e si autoproclamano Ruben Camillas (chitarre, xilofono, voce) e Zagor Camillas (tastiere, cimbalo, voce).

Dopo 40 anni di rigorosa non-produzione, nel 2004 succede qualcosa di straordinario: il rock’n’roll li vuole, e loro accettano. Dopo averli degustati a febbraio 2014 al Mei Roma, durante le premiazioni degli Oscar per gli indipendenti, decidono di ampliare la loro platea.

In questi giorni, con la loro rocambolesca partecipazione a Italia’s got talent sono passati agli onori della cronaca. L’impresa è ardua: sdoganare il loro “pop minimal hardcore”, magnifico connubio di dolcezza e demenzialità. La doppia personalità resta pure nel sound, come dimostrano le loro – autodichiarate – influenze: Enzo Carella, Ramones, Lucio Battisti, Brian Eno, Beach boys, Stereolab, Daft Punk, Bruno Dorella.

Left li ha (video)intervistati poche ore prima della finale. Si esibiranno per la terza volta, dopo aver già conquistato giuria e pubblico con la canzone ‘Bisonte’ delle eliminatorie e diviso il pubblico nelle semifinali, con la canzone ‘Il gioco della palla’, riuscendo ad approdare in finale grazie al ‘recupero’ voluto dal giurato Frank Matano.

Intanto, sui social network, le polemiche tra chi li sostiene e chi li contesta non si placano. Noi stiamo dalla parte dei Camillas.

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