Le principali notizie di oggi. In primo piano le reazioni al terremoto politico in Spagna: i venti del cambiamento non soffiano nella stessa direzione, ma tutti questi venti dicono che l'Europa deve cambiare ha detto il premier Renzi.

Politica. Il terremoto politico in Spagna fa discutere anche in Italia: «Il vento della Grecia, il vento della Spagna, il vento della Polonia non soffiano nella stessa direzione, ma tutti questi venti dicono che l’Europa deve cambiare e io spero che l’Italia potrà portare forte la voce per il cambiamento dell’Europa nelle prossime settimane e nei prossimi mesi» ha detto il presidente del Consiglio Renzi.

Lavoro. Ad aprile le attivazioni di nuovi contratti a tempo indeterminato sono state 171.515 a fronte di 122.979 cessazioni con un saldo attivo di oltre 48.000 contratti stabili. Lo rileva il ministero del Lavoro: le assunzioni sono state anche molto superiori rispetto a quelle che si sono avute nell’aprile del 2014 (112.839).

Grecia. Ieri lo strappo oggi il passo indietro. La Grecia farà ogni sforzo per onorare tutti i debiti con il Fondo monetario internazionale «come meglio potremo» sottolinea il portavoce del governo ellenico Gabriel Sakellaridis.

Economia. Non si arresta la flessione delle Borse europee aperte con lo spettro del default greco che torna ad agitare i mercati. Conferma il forte calo Madrid (-2,2%) dopo le elezioni locali che hanno certificato il successo di Podemos e della sinistra. Anche Piazza Affari chiude in calo.

Pasolini. Archiviata anche l’ultima inchiesta della procura di Roma sulla morte dello scrittore ucciso all’Idroscalo di Ostia il 2 novembre del 1975. Secondo la procura, non è stato possibile dare una identità a quei cinque profili genetici riconducibili ad altrettanti soggetti probabilmente presenti sulla scena del crimine, oltre a Pino Pelosi, l’unico condannato per il delitto.

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