Mangiare è un atto politico e allora il nuovo numero di Left dedica la copertina all'impero di Farinetti e fa chiarezza su cosa si nasconde dietro il "supermarketing" di uno degli imprenditori più vicini a Matteo Renzi.

Mangiare è un atto politico, recitava il titolo di un convegno a Expo. E allora cosa c’è dietro l’impero del cibo messo in piedi da Oscar Farinetti? Questa settimana Left indaga sul “supermarketing” di Eataly: l’ossessione per la comunicazione, l’idea di un Paese vetrina, il cibo “tipico” ma riservato a pochi e i piccoli produttori schiacciati dalla grande distribuzione, come racconta lo scrittore Wolf Bukowski.

Ma chi è Oscar Farinetti? Stefano Santachiara racconta il personaggio: il padre partigiano, il craxismo, l’invenzione di Unieuro e Eataly nel 2004. E poi le amicizie: da Renzi a Marchionne fino ai sindaci che gli aprono le porte per i suoi store e progetti. Come quello che sta nascendo a Bologna, il cui nome è F.I.CO (Fabbrica italiana contadina): un gigantesco parco agroalimentare – 80mila metri quadrati – costruito e finanziato insieme alle cooperative rosse. C’è, infine, chi si ribella al “pensiero unico” sul cibo, e sono quelle migliaia di contadini e di agricoltori di cui parla Paolo Cacciari: coltivazioni biologiche o biodinamiche, distretti, fattorie didattiche e gruppi di consumatori.

In Società Left affronta la questione esplosiva dell’accoglienza dei migranti e lo fa con una lunga intervista al prefetto Mario Morcone, capo del dipartimento Immigrazione che assicura: «non useremo mai la violenza». Del caos nel centrosinistra ne parla Giulio Cavalli, che analizza il dopo Pisapia a Milano. E ancora: i retroscena della scoperta del giacimento Eni, il racconto di un’insegnante alle prese con la “cartolina precetto” del Miur e il caso “strano” della morte di monsignor Wesolowski, famoso per i suoi ripetuti atti di pedofilia. Negli Esteri un focus sul conflitto in Siria, la situazione curda e le violenze turche, il profilo del rivale più quotato di Alexis Tsipras, il leader di Nea Demokratia. «Una società che ha paura non potrà evolvere mai», dice l’attrice Isabella Ragonese nell’intervista che apre la Cultura. E ancora: l’ultimo libro di Carlo Ginzburg, la scienza dei bambini spiegata da Pietro Greco, opere d’arte mignon in mostra a Venezia grazie a Benetton e il jazz secondo la trombettista Lucia Ianniello.
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