Quarantuno morti in due attentati, così lo Stato islamico cerca di alzare la tensione tra sciiti e sunniti nel Paese

Giornata di lutto nazionale in Libano, dopo gli attentati che a Beirut hanno ucciso 41 persone nei quartieri sciiti a sud di Beirut. La strage è la peggiore dal 1990 e dalla fine della guerra civile e a rivendicarla è stato l’IS, che colpendo Hezbollah, contro il quale combatte in Siria, spera di far riemergere le fratture confessionali che hanno lacerato il Paese per decenni.
Il primo ministro libanese Tammam Salam ha fatto un appello all’unità di fronte ai tentativi di far saltare il Paese per aria. Washington e Teheran (principale alleato di Hezbollah) hanno condannato l’attacco.