Cresciuto a Bruxelles, non è un figlio delle banlieue difficili. Ha combattuto in Siria ed è entrato in Europa almeno una volta per poi tornare a combattere con ISIS

Abdelhamid Abaaoud è ricercato come il cervello organizzativo degli attentati di Parigi. La verità è che è noto e ricercato da mesi, come testimonia il filmato qui sotto, un servizio di France24 di qualche mese fa. E’ lui probabilmente il tramite tra l’ISIS e i giovani francesi e belgi che hanno ucciso 130 persone per poi farsi saltare in aria. Ha combattuto in Siria ed è andato e venuto dal Paese almeno una volta, anche dopo essere stato individuato dai servizi europei (di questo si è vantato in un’intervista con Dabiq, il mensile patinato dell’ISIS). Ed è ricercato da quando è comparso su un video dell’ISIS postato sui social network. E’ in fuga da mesi e da ieri è ricercato più che mai.

Il ritratto di France24

In passato è stato collegato da funzionari francesi agli attacchi sventati su un treno ad alta velocità Thalys diretto a Parigi lo scorso agosto e un attacco contro una chiesa a Parigi ad aprile. Il quotidiano francese Libération lo ha messo in relazione con Sid Ahmed Ghlam, uno studente francese accusato di omicidio, tentato omicidio e altri reati di terrorismo.
Dalla Grecia telefonò a due persone uccise a Verviers perché armate fino ai denti e scoperta dalla polizia.

Abaaoud si è molto vantato di essere ricercato, è molto presente in video e foto e non è il figlio di una banlieue devastata: è cresciuto nella parte migliore di Molenbeek, il quartiere di Bruxelles al centro dell’obbiettivo in questi giorni, suo padre era commerciante e, da ragazzo, ha studiato scuole tra le migliori della città belga.