Civati e i suoi sabato a Napoli organizzano Possibile. Una piattaforma online, lo statuto da emendare e i prossimi referendum. Da sciogliere il nodo del rapporto con gli altri pezzi della sinistra, da Fassina a Ferrero

I deputati di Possibile, guidati da Pippo Civati, non hanno voluto partecipare alla nascita del gruppo parlamentare Sinistra Italiana, che ha riunito i deputati di Sel e sei fuoriusciti dal Pd, tra cui Alfredo D’Attorre e Stefano Fassina. «Non facciamo operazioni di palazzo» ha spiegato più volte Civati, che tanto D’Attorre quanto Fassina dicono però di attendere a braccia aperte. Agli Stati Generali di Possibile, questo sabato a Napoli, all’Arenile di Bagnoli, i deputati civatiani arrivano però avendo fatto nascere una nuova componente in parlamento. Operazione giudicata meno di vertice, e forse perché invece che un nome nuovo si è solo messo un trattino tra Alternativa Libera, la componente del gruppo misto di alcuni ex 5 stelle, e Possibile.

Ci sarebbe spazio per polemizzare, cosa che fanno, dai due fronti, ma forse possiamo concentrarci sulla nota di Rifondazione Comunista di Paolo Ferrero (come Civati critico all’operazione di Sinistra Italiana) che dice soltanto «l’importante è che ci si ritrovi tutti a gennaio», quando cioè è stato convocato un primo appuntamento per la costituente di un nuovo partito unitario, il 15, 16 e 17 gennaio.

E si vedrà. Anche perché come scrive lo stesso Civati, «ogni singola decisione, anche quelle in palese contrasto con l’impostazione originaria», a Napoli, «sarà sottoposta al voto di ciascuno di noi. A Napoli faremo una cosa diversa dal passato e anche dal presente. Qualcuno forse non ne comprenderà il significato, ma sarà un passaggio per molti di noi decisivo».

Alternativa libera e #Possibile. Oggi alla Camera dei deputati la presentazione della componente con Luca Pastorino, Marco Baldassarre e Massimo Artini.http://webtv.camera.it/archivio?id=8631&position=0

Posted by Possibile on Martedì 17 novembre 2015

Possibile così si organizza. Verrà presentato uno statuto – e gli emendamenti ricevuti dai territori – e una piattaforma di partecipazione online..

Dagli Stati generali di Possibile usciranno poi le nuove campagne referendarie, per l’anno prossimo, per riprendere i temi lanciati con il tentativo di questa estate – tentativo fallito, anche per via del mancato sostegno delle altre organizzazioni della litigiosa sinistra.

Costante sarà il filo con la piazza di Maurizio Landini, con Pippo Civati dispiaciuto perché è la prima manifestazione della Fiom che salta, ma solo perché l’appuntamento di Possibile era già stato convocato. Forte il richiamo ai fatti di Parigi. «Ho proposto a chi li sta organizzando», scrive Civati sul suo blog, «che il delegato di Parigi apra gli Stati generali di Possibile». Per Civati, quella di Napoli, è un’assemblea che non ha precedenti: «Non credo che esista in Italia – esiste forse qualche analogo europeo – qualcuno che discuta in questo modo», continua nello stesso post, qualcuno «che presenti i documenti in anticipo rispetto all’assemblea, che raccolga le proposte contrastanti e le pubblichi (succederà nelle prossime ore), che riporti le decisioni a tutti gli iscritti».