Il regista risponde all'idea del candidato miliardario di chiudere gli Stati Uniti ai musulmani con una lettera sul suo sito e una campagna sui social network a cui rispondono in tanti

La proposta di Donald Trump di bloccare gli ingressi ai musulmani sembra riscuotere consensi nell’elettorato repubblicano. Almeno questo dicono i sondaggi. La cosa dovrebbe spaventarci tutti anche se, probabilmente, proprio proposte come questa ci dicono che Trump non sarà presidente degli Stati Uniti nel 2017. Una cosa che l’ideona di Trump ha generato è però una risposta diffusa di repulsione. Tra queste c’è l’invito di Michael Moore ha postare un selfie con un cartello con su scritto “siamo tutti musulmani”. Lo stesso regista, che scrive una lettera sul suo sito a Trump, è andato sotto a una Trunp Tower (i grattacieli sparsi un po’ in ogni città d’America) a farsi fotografare con il cartello. Nella lettera Moore scrive: «Tu e tutti gli altri uominibianchi furiosi avete paura dell’orco. A uccidere e a farvi paura non sono quelli che hanno ucciso ma tutti i musulmani…Se vuoi bandire i musulmani, devi cominciare con il bandire me, che musulmani siamo tutti. Come siamo bianchi, neri, ebrei…»
Qui sotto qualche esempio di persone che hanno aderito alla campagna su Twitter. Per fortuna, sono molto diverse tra loro: bianche, nere, marroni e gialle.