Nel 1958 mi ritrovai a lavorare in Rai e mi venne assegnata la scrivania che fu di Gadda...

Su Left in edicola un’intervista di Simona Maggiorelli a Maria Antonietta Terzoli, che ha curato un monumentale commentario del Pasticciaccio edito da Carocci, rintracciando le fonti ipogee del testo, e un ricordo di Gadda firmato da Andrea Camilleri, estratto dal nuovo libro dello scrittore siciliano, Certi momenti edito da Chiarelettere ( che riunisce pagine su Collodi, Marlaux, il comandante Campanella e folgoranti ritratti di Vittorini,  Levi , D’Orrigo, Tabucchi e molti altri). Eccone un assaggio il resto in edicola

Nel 1958 mi chiamarono al Terzo programma della Radio Rai, in sostituzione della funzionaria andata in maternità, quale responsabile del cartellone della prosa. Mi assegnarono una stanza e una scrivania, munita naturalmente di telefono. Giulio Cattaneo, che lavorava al Terzo programma, mi venne a trovare subito. «Ma questa è la scrivania di Gadda!», esclamò entrando. Infatti Gadda per anni aveva lavorato al Terzo in qualità di responsabile delle cosiddette «conversazioni culturali». Quel giorno stesso Giulio mi raccontò una quantità di cose sullo scrittore, una più divertente dell’altra.


 

Questo articolo continua sul numero 49 di Left in edicola dal 12 dicembre

 

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