Dalla “strega” del nuovo romanzo di Marcello Fois, al libro inchiesta del premio Pulitzer Lawrence Wright, La prigione della fede, fino al nuovo saggio di Cantarella. Libri sotto l’albero, che fanno pensare

Che cosa hanno in comune una donna in carriera, un disoccupato irlandese, un ex dirigente che sta per partire per l’Africa che si danno appuntamento a Londra? «Un odio profondo e sincero per il Natale. Li unisce un piano di sabotaggio per liberarsi una buona volta, e per tutte, della festa delle feste». Così lo scrittore Michael Curtin ci presenta i protagonisti de La lega anti Natale Marcos y Marcos, un classico delle letteratura comica perfetto per tutti gli allergici al presepe. Con una vena graffiante e una comicità alla Flann O’Brien, Curtin ha scritto uno dei romanzi più spassosi contro la retorica natalizia. Può essere un’ottima lettura propedeutica alle feste. E contagiosa. Lo è stata anche per noi.
Così ecco qualche altra idea per i regali e per le letture di Natale, dedicata a chi voglia godersi la festa senza smettere di pensare. Restando nell’ambito della narrativa, cominciamo da Ex voto di Marcello Fois, voce affermata del panorama letterario, che in questo nuovo romanzo edito da Minimum Fax affresca una potente storia di emigrazione. Religione e superstizione concorrono qui nel determinare la condanna di una giovane donna, bella e troppo forte agli occhi degli uomini, che finisce per essere additata come strega. È un vitale e travolgente Bildungsroman, invece, Gli ipocriti (Chiarelettere) di Eleonora Mazzoni che racconta la storia di una ragazzina cresciuta in una famiglia ultra cattolica che d’un tratto scopre che il padre, dirigente di Comunione e liberazione, non è esattamente quello stinco di santo che pretende di essere. Ma soprattutto apre gli occhi sul vuoto su cui si regge la vita in famiglia, sulla violenza invisibile che la fa stare male, a casa come dentro «il Movimento». Come lo chiama la protagonista che ha quattordici anni ma, come le ha detto crudelmente una compagna di scuola, sembra «una suorina di ottant’anni». Ma ben presto Manu – questo il nomignolo della protagonista – comincerà a rendersi conto che tra casa e chiesa non c’è scampo, cominciando una propria ricerca.
Scavo psicologico dei personaggi, capacità di utilizzare accenti dialettali e slang (da quello icastico dei ragazzi a quello manierato del prete) fanno di questo romanzo un libro avvincente che spinge a farsi una messe di domande. Sui meccanismi di cooptazione usati da movimenti religiosi, che sono delle vere e proprie sette, il premio Pulitzer Lawrence Wright ha scritto un libro inchiesta davvero importante. Si tratta de La prigione della fede (Adelphi) e ricostruisce la nascita e il funzionamento di Scientology a Hollywood. Una setta che, dopo molti scandali e denunce (ampiamente documentate nel libro), «a 25 anni dalla morte del suo chimerico leader L.Ron Hubbard continua a restare a galla».


 

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