Un numero speciale di Left quello in uscita giovedì 24 dicembre. Con le immagini e i fatti salienti dell’anno che sta per finire riunite in un portfolio che ci porta in giro per il mondo e la copertina dedicata alla vivacità e alle prospettive della piccola e media editoria

Un numero speciale di Left quello in uscita giovedì 24 dicembre. Con le immagini e i fatti salienti dell’anno che sta per finire riunite in un portfolio che ci porta in giro per il mondo e la copertina dedicata alla vivacità e alle prospettive della piccola e media editoria. «È il pensiero che conta, sono le idee che cambiano il mondo», scrive Ilaria Bonaccorsi nel suo editoriale. Il pensiero è quello libero e “altro” che deriva anche dalla vitalità di un’editoria indipendente che ora si trova a far fronte al gigante che prende il nome di Mondazzoli.
La storia di copertina di questa settimana racconta, tra l’altro, di un mercato che registra una tendenza positiva e premia i piccoli editori grazie anche alla narrativa per ragazzi e ai lettori forti, che sono sempre più donne. L’alternativa al colosso editoriale che vede uniti Mondadori e Rizzoli la racconta Stefano Mauri, presidente del gruppo Gems una “confederazione” che raggruppa una dozzina di marchi e copre il 10 per cento del mercato. «Penso che l’Antitrust dovrebbe aprire un’istruttoria, perché non ci sono in Europa situazioni confrontabili con questa», dice Mauri. Il mondo dell’editoria indipendente è ben diverso da quello delle concentrazioni editoriali: «Non facciamo auto, non abbiamo un ruolo nella politica, non abbiamo una tv, non facciamo scarpe. Questa è un’attitudine molto importante, significa che i nostri autori sono liberi di esercitare il diritto di critica su tutto ciò che vogliono». Poi ci sono le librerie indipendenti, realizzate dai coraggiosi “biblioattivisti” che Left ha scovato nei quattro angoli del Paese: non solo luoghi di resistenza nelle periferie delle grandi città, ma anche vere e proprie sperimentazioni “viaggianti”. Infine il racconto dell’editore “per caso” Domenico Procacci e della sua Fandango.
Tanti altri i temi in sommario sul numero in edicola il 24 dicembre. La cooperazione allo sviluppo nei Paesi poveri dovrebbe essere un obbligo secondo quanto stabilisce l’Onu. Ma l’Italia spende poco e male, frammentando i fondi in centinaia di ong e interventi. Dove sono i pellegrini al Vaticano? Un reportage racconta il flop del Giubileo. Infine, un libro a cura degli economisti Di Maio e Marani mette a nudo i luoghi comuni dell’informazione economica.
Negli esteri, un reportage da Sana’a racconta la pace impossibile per le guerre nello Yemen, e un’analisi sul “mondo sottosopra” traccia una panoramica della situazione internazionale tra Stati falliti, milioni di persone in fuga e territori in macerie.
In Cultura Left racconta il successo del cinema italiano contemporaneo cui il Moma di New York dedica un’ampia retrospettiva, una guida controcorrente alle letture sotto le feste e il punto sulle serie tv che hanno colpito l’immaginario collettivo. Per la scienza, la ricerca dell’algoritmo che permetterà di leggere negli occhi e quindi aiutare le persone disabili.