Le donne stanno senza dubbio rafforzando notevolmente la loro influenza sulla politica statunitense e più in generale sul Paese. Jay Newton-Small corrispondente di Time a Washington ha raccolto nel suo ultimo libro una serie di testimonianze tra i corridoi del potere. Ecco cosa le ha detto Hillary Clinton

Jay Newton-Small corrispondente politica per Time a Washington Dc ha appena pubblicato Broad Influence: How Women Are Changing the Way America Works ovvero Come le donne stanno cambiando il modo in cui l’America funziona. Secondo Newton-Small il 2016 sarà un anno che passerà alla storia. A cento anni esatti dall’elezione al Congresso della prima donna, infatti potremmo vedere eletta alla Presidenza degli Stati Uniti d’America proprio una donna. Inoltre, secondo i dati riportati dalla giornalista di Time proprio le americane single, corteggiate sia da Repubblicani che Democratici, saranno uno dei gruppi di voto cruciali per il risultato della corsa alla Casa Bianca.
Le donne stanno senza dubbio rafforzando notevolmente la loro influenza sulla politica statunitense e più in generale sul Paese. Proprio per questo Newton-Small ha raccolto nel suo libro una serie di testimonianze. Fra queste compare anche un’intervista esclusiva proprio a Hillary Clinton. La candidata alla presidenza ha raccontato cosa significa governare e fare campagna elettorale per una donna e spiegato quanto sessismo c’è ancora negli Stati Uniti. Vi riproponiamo la traduzione di un estratto pubblicato in esclusiva su Time:

Hillary, lei è una delle protagoniste della scena pubblica nazionale e politica fin dal 1992, come ha visto cambiare il sessismo negli anni?

Indubbiamente esiste ancora un doppio standard. Lo vedo tutte le volte in cui, a differenza di quel che accade per gli uomini, alle donne è richiesto di coniugare determinate caratteristiche e qualità. Questo fa sì che concorrere per una posizione per una donna sia una sfida più grande. È difficile per tutti, ma credo che le donne debbano affrontare qualche difficoltà in più. Penso anche che oggi la discriminazione sessuale sia probabilmente meno evidente e meno pronunciata, ma in ogni caso prevale ancora oggi sulla scena politica e nel nostro background culturale. Le persone tendono a dire delle cose e a utilizzare un linguaggio che contiene degli impliciti pregiudizi sull’idea di una donna che sceglie di dedicarsi alla vita pubblica. Questi sono elementi che dimostrano la persistenza del sessismo. Non resta allora altro da fare che “far diventare la pelle più spessa”, come disse una volta Eleanor Roosvelt, uno dei miei personaggi storici americani preferiti, e andare avanti.

Celinda Lake, una delle sondaggiste a cui si affida il partito democratico, ha detto di lei che nel 2007 ha superato un test che misurava il rapporto fra la capacità di risultare tenace e, allo stesso tempo, di continuare a piacere

Dopo essere stata Segretario di Stato per quattro anni, penso che un certo numero di persone mi dia un punteggio elevato per quello […] Spero che quando vengono valutate le mie esperienze e la mia disponibilità ad essere presidente che la gente la veda come la vedo io: al momento sono la persona più qualificata per fare questo lavoro. Certo per la mia tenacia, ma anche per le politiche che sto promuovendo e per la visione che ho di questo Paese.

Secondo lei, le donne governano in modo differente dagli uomini?

Penso che esistano dei temi sui quali noi donne riusciamo a sintonizzarci meglio. […] Credo che esistano delle aree di competenza in cui la nostra esperienza personale possa davvero renderci più recettive ai problemi. E sono convinta che gran parte di questo venga tradotto anche nell’attività di governo o in un approccio organizzativo diverso. Le donne in generale sono degli ascoltatori migliori, tendono a gestire le cose in modo più collegiale, si dimostrano più aperte alle nuove idee e a far funzionare le cose in modo che sembra portare a risultati vincenti. Questa almeno è la mia esperienza.

Come donna e presidente governerai quindi in modo diverso rispetto a un presidente uomo?

Sicuramente lo farò. In particolare penso che ciò che ho vissuto mi renda più vicina e consapevole a molti dei problemi familiari per cui la gente sta lottando come la necessità di offrire una sussistenza ai propri figli o cercare di avere un reddito più alto per far fronte al caro vita.

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