170 milioni di spettatori Tv, spot Tv da 5 milioni per 30 secondi e tre ali di pollo consumate per ogni singolo americano. I Denver Broncos hanno vinto il SuperBowl per 21 a 10 sui Carolina Panthers, il vecchio e navigato Peyton Manning è l'unico giocatore della storia di questo sport ad aver vinto il campionato più di una volta con squadre diverse. Che cos'è il SuperBowl per l'America?

I Denver Broncos hanno vinto il SuperBowl per 21 a 10 sui Carolina Panthers, il vecchio e navigato Peyton Manning è l’unico giocatore della storia di questo sport ad aver vinto il campionato più di una volta con squadre diverse. Una partita vinta con la difesa: due touch-down (la meta) scaturiti da intercettazioni di Von Miller, contro una squadra potenzialmente più forte. Manning non ha detto se questo, come molti si aspettano, è il suo ultimo match. Che cos’è il SuperBowl in America? Proviamo a spiegarlo qui sotto

È diventato un appuntamento planetario fondamentalmente per colpa della rete. Stanotte Denver Broncos (i finalisti che hanno perso più finali nella storia) e Carolina Panthers si giocano il 50esimo Superbowl, uno spettacolo di ore, tra i più seguiti in assoluto della televisione in America e nel resto del mondo: 170 milioni in totale, 50 fuori dagli States. Diciamoci la verità, non ha senso che sia così: se si esclude qualche lancio spettacolare, i placcaggi volanti e qualche azione davvero degna di nota, lo sport americano per eccellenza è frammentato all’inverosimile e difficilmente comprensibile ai non addetti ai lavori. La sua forza, per quelli a cui non piace, è lo spettacolo nello spettacolo: gli spot agli intervalli sono i più pagati in assoluto, valgono 5 milioni di dollari per 30 secondi (e fanno spesso scuola), le riprese sono fantastiche, lo show di metà tempo vede sempre una star di primo piano….e così via. Il SuperBowl è l’americanata per eccellenza.

Uno sport violento

Members of the Carolina Panthers pose for photos inside Levi's Stadium as they gathered for a team photo in preparation for the Super Bowl 50 football game Saturday Feb. 6, 2016 in Santa Clara, Calif. (AP Photo/Marcio Jose Sanchez)

Se c’è uno sport violento – ma l’hockey su ghiaccio professionistico è peggio – questo è il football. I giornali sono pieni da anni di discussioni sui traumi e le morti precoci di giocatori. UN esempio tra tanti: Ken Stabler, morto lo scorso luglio, campione del ’76, soffriva di Encefalopatia traumatica cronica. In generale si fanno più male i difensori, come segnala Frontline, trasmissione della Tv pubblica Pbs, che tiene le statistiche degli incidenti. Uno studio dell’università di Boston ha monitorato i cervelli di 165 ex giocatori professionisti e non: il 91 per cento aveva una qualche forma di Encefalopatia cronica traumatica. La Nfl sta cambiando un po’ le regole dopo aver perso una causa contro 5mila ex giocatori ed aver pagato un miliardo di danni.

Delirio calorico

La notte del SuperBowl è occasione per feste e pienoni negli sport bar. Il risultato? Questo è il secondo giorno per consumo di cibo nell’anno – il primo è il Thanksgiving). Quanto? Quattro milioni di pizze, un miliardo e trecentomila ali di pollo (tre per americano!), 14.500 tonnellate di patatine e quatto volte tanto di più di guacamole. Circa un miliardo di litri di birra. Quanto ne va sprecato di questo cibo? Molto.

Carolina Panthers wide receiver Jerricho Cotchery makes a catch during practice in preparation for the Super Bowl 50 football game Thursday Feb. 4, 2016 in San Jose, Calif. (AP Photo/Marcio Jose Sanchez)

Big Data e scommesse

Se c’è uno sport tecnologico, nonostante la sua brutalità, questo è il Football: schemi, statistiche, dati in tempo reale che gli allenatori usano per descrivere le azioni sui loro tablet – un contratto da qualche centinaio di milioni di dollari tra Microsoft e National Football League (Nfl) prevede l’elaborazione dei dati della partita in tempo reale, per allenatori e commentatori Tv. I dati in tempo reale, associati alle scommesse (e la compagnia che distribuisce i dati è anche un gestore di scommesse) è un problema per tutti gli sport, come segnala questa serie di storie su vari sport scritta da James Glanz.

Denver Broncos linebacker Danny Trevathan (59) holds up his phone as he poses with teammates for photos before an NFL football walk through practice in Santa Clara, Calif., Saturday, Feb. 6, 2016. (AP Photo/Jeff Chiu)

Qualche altra curiosità (scelta tra il milione che troverete in rete)

  • La differenza tra i due quarterback (il giocatore che lancia da dietro la linea di difesa) è la più ampia della storia: Cam Newton dei Panthers ha 26 anni, Peyton Manning dei Broncos 39. Manning è figlio di Archie, a sua volta giocatore, e fratello di Eli, che ha guidato i New York Giants alla vittoria due volte, l’ultima nel 2011.
  • I giocatori della squadra che vince prenderanno 102mila dollari a testa, gli sconfitti la metà. Guadagnano molto di più in contratti e pubblicità.
  • Beyoncé canterà nell’intervallo per la seconda volta, è la prima a farlo. In questi giorni ha pubblicato un singolo a sorpresa. L’arte del marketing.
  • Nessuna partita è mai finita ai supplementari, ma negli ultimi cinque SuperBowl le ultime azioni sono state decisive.

E ora quattro degli spot che andranno in onda stanotte: la finta campagna elettorale, lo Starman di Bowie, il cantante degli Aerosmith Steven Tyler che vende caramelle e il prossimo Alice atraverso lo specchio di Tim Burton. Buon SuperBowl, a chi lo guarda e a chi non interessa se non per curiosità antropologica.