Centinaia di attivisti, politici e intellettuali nell'“Appello contro la austerità e per un’Europa democratica”. La sinistra europea è al lavoro per un piano B

«L’attuale Unione europea è governata de facto da una tecnocrazia al servizio degli interessi di una minoranza piccola ma potente di poteri economici e finanziari. La società è già a lavoro per un cambiamento radicale delle politiche dell’Ue. Ci sono già molte proposte contro l’austerità», sottoscrivono centinaia di attivisti, politici e intellettuali nell’“Appello contro la austerità e per un’Europa democratica”.
All’indomani della presentazione del nuovo movimento fondato da Yanis Varoufakis, il cammino anti austerity prosegue. E questa volta (dopo Parigi in gennaio e il lancio di Diem25 il 9 febbraio a Berlino di cui abbiamo parlato qui), la conferenza si terrà a Madrid.

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La chiamata arriva da nomi importanti dell’antiausterità europea: l’ex ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis e l’ex presidente del Parlamento greco Zoe Konstantopoulou, il sindaco di Barcellona Ada Colau, il filosofo Noam Chomsky, Teresa Rodríguez, il regista inglese Ken Loach, il portavoce del Comitato per l’Abolizione del Debito del Terzo Mondo (Cadtm) Eric Toussaint, Miguel Urbán, gli eurodeputati di Podemos e Izquierda Unida Lola Sánchez, Miguel Urbán, Marina Albiol e Javier Couso, gli economisti Juan Torres e Costas Lapavitsas. Ci sarà anche l’italiana Eleonora Forenza, del gruppo Gue/Ngl eletta nelle fila de L’Altra Europa con Tsipras.

#WeNeedAPlanB. «Vogliamo generare uno spazio di confluenza tra tutte le persone, i movimenti e le organizzazioni che si oppongono al modello attuale dell’Unione Europea e arrivare a un’agenda comune con obiettivi, progetti e azioni, con il fine ultimo di rompere con il regime di austerità dell’Unione Europea e democratizzare radicalmente le Istituzioni Europee, mettendole al servizio dei cittadini», scrivono i firmatari. L’appuntamento è a Madrid, il 19, 20 e 21 febbraio. Left ci sarà, per raccontare come si costruisce un’altra Europa.