La rivelazione di Le Monde: commandos e agenti dell'intelligence colpiscono obbiettivi mirati per fermare l'avanzata dell'isis nel Paese. Aperta una base nel vicino Niger. Un alto funzionario al quotidiano: «Un intervento però sarebbe un errore enorme»

Non solo raid statunitensi da Sigonella con i droni. La notizia di oggi è che anche le forze speciali francesi e commandos di intelligence sono attive in operazioni segrete contro l’Isis in Libia, in collaborazione con gli Stati Uniti e la Gran Bretagna. Lo scoop è di Le Monde e sebbene il ministero della Difesa non commenti – e anzi abbia ordinato un’inchiesta interna sulla fuga di notizie – la notizia pare certa.

Il presidente Francois Hollande aveva autorizzato “azioni militari non ufficiali” condotte da truppe divélite delle forze armate e dall’agenzia di intelligence.

Le Monde spiega che quella che chiama “guerra segreta della Francia in Libia” è condotta attraverso attacchi mirati e puntuali condotti sul terreno per colpire figure considerate importanti collegate allo Stato islamico. L’obbiettivo è quello contenerne la crescita.

Hollande ha detto che la Francia è in guerra con Stato islamico dopo che le stragi del 13 novembre 2015 a Parigi. E di recente Parigi aveva confermato che suoi aerei da ricognizione hanno sorvolato i cieli libici e di aver istituito una base militare al confine nel vicino Niger.

Le Monde scrive che l’intelligence francese nel novembre scorso aveva già ucciso un iracheno conosciuto con il nome di battaglia Abu Nabil, che era il più anziano capo di Stato Islamico in Libia al momento.

Le Monde riferisce che blogger specializzati avevano segnalato avvistamenti di forze speciali francesi in Libia orientale già qualche giorno fa. Un alto funzionario della difesa francese ha però dichiarato che «L’ultima cosa da fare sarebbe quella di intervenire in Libia Dobbiamo evitare qualsiasi impegno militare palese, ma agire con discrezione».