Nicole Kidman, Cristiano Ronaldo, Robert De Niro, Sarah Jessica Parker hanno percorso la stessa strada di Nichi Vendola ma non è pop polemizzare con il divo: il politico frocio e comunista invece è un boccone prezioso

Spero tanto di sbagliarmi ma non sono tempi buoni per le persone di cuore. Non credo nemmeno che il punto sia la schiuma dei commenti da bassifondi sulla paternità di Nichi Vendola e il suo compagno Eddy (insieme, fedeli, leali e uniti come scimmiottano male di esserlo tante coppie universalmente “tradizionali”) quanto il vento forte di un benpensare  che ha preso la rincorsa dal family day e arriva oggi a volerci imporre uno standard di misure del cuore. Degli altri.

Non si deve cadere nella tentazione di accettare un dibattito sul gesto (legale e legittimo) della famiglia Vendola ma proprio ora, tra i rigurgiti di chi esulta per la propria grettezza così in auge, è urgente alzare la testa. Occorre costruire una chiave di lettura davvero collettiva di un Paese che sotto le insegne del modernismo sta scivolando in un oscurantismo di rinculo: un pezzo di establishment dell’informazione e della politica (sarà un caso ma proprio la parte solitamente più avvezza a puttane, festicciole, tresche corruttive e pratiche di bassa lega etica) ha indovinato i tasti dell’ignoranza più in voga e cavalca di gran foga con valvole di sfogo sempre nuove: i gay, gli stranieri, i dipendenti pubblici, i comunisti, i giudici, gli aborti, i troppo poveri, i troppo ricchi, qualsiasi troppo che possa funzionare, gli europei, gli antieuropei, i grillini, i rom, gli islamici e altri mille ancora. Tutti nomi diversi di uno stesso bisogno animalesco e turpe: illudersi di avere il pensiero giusto in un mondo sbagliato e così potersi sentiti derubati piuttosto che falliti.

In un Paese incapace di riconoscere e debellare una sistematica corruzione politica e imprenditoriale oggi si finge di avere trovato le coordinate universali di ciò che può essere morale: un portamento ostentato di limiti dei diritti da concedere agli altri. Ciò che conta è che “gli altri” rientrino nella lista delle persone da abbattere: a nessuno in queste ore viene in mente che mentre si mercanteggia sulla pelle di Vendola la maternità surrogata sia la stessa pratica salutata con lacrime e cuoricini per qualche stella del cinema e dello sport. Nicole Kidman, Cristiano Ronaldo, Robert De Niro, Sarah Jessica Parker hanno percorso la stessa strada di Nichi Vendola ma non è pop polemizzare con il divo: il politico frocio e comunista invece è un boccone prezioso.

No. Non può essere normale che i neoignoranti nazionalpopolari ci indichino le forme e le misure giuste del cuore; questo è il tempo in cui avere coraggio di mostrare il proprio, di cuore, piuttosto che giudicare quello degli altri. Obiettori di intelligenza. Una cosa così.