Sono le vostre madri, le vostre sorelle, mogli, fidanzate, colleghe, i vostri capi. E non sono oggetti. La campagna contro l'oggettificazione delle donne che sta facendo il giro del web

Madonna Badger è una pubblicitaria importante. Ma un giorno del novembre 2015 ha pensato di googlare la frase “mercificazione delle donne” ed è rimasta male guardando i risultati video e fotografici che ha trovato: Burger King, Tom Ford, Budweiser e tanti altri vendono (sorpresa, sorpresa) le loro merci utilizzando immagini femminili fuori contesto. Badger ha pensato allora di realizzare uno spot come quello che vedete qui sotto. La campagna #Womennotobjects funziona: quasi due milioni di click in un mese

Questo il video della campagna diretto dalla pubblicitaria, che ha l’efficacia di uno spot, ma un messaggio esplicito e duro. «Adoro fare sesso orale in cambio di panini» dice una delle donne che parlano. E così via. «Siamo le tue sorelle, figlie, madri, colleghe, manager, non parlarci in questo modo». Il messaggio è rivolto ai colleghi della Badger: pubblicitari cambiate registro. Un buon messaggio in vista dell’8 marzo.

Questo invece è il video postato sulla pagina Facebook di #womennotobjects che ci mostra come sarebbe una campagna pubblicitaria sexy fatta utilizzando uomini di mezza età. Fa ridere e rende bene l’idea della mercificazione: la prima parte ci appare come normale, la seconda la troviamo ridicola.

If the media objectified middle-aged men the way it objectifies young women.

Pubblicato da Sam Kalidi su Lunedì 22 febbraio 2016