Cinque Stati al voto per i repubblicani, due per i democratici. Il Michigan dell'industria dell'auto, dei sindacati e dell'acqua inquinata a Flint il premio più importante. Il vantaggio nazionale del miliardario newyorchese si assottiglia, così come quello di Clinton

Oggi si sta votando in diversi Stati, la infinita vicenda delle primarie, che Hillary Clinton e l’establishment repubblicano speravano di chiudere entro il SuperTuesday, stavolta passa per il Michigan, il posto più importante dove si vota, il Mississippi, l’Iowa e le Hawaii – i democratici votano solo nei primi due, in Iowa non ci sono primarie ma un caucus. Il test è cruciale per i repubblicani, che sperano e pregano di avere cominciato a costruire un muro attorno a Donald Trump. Certo è che Rubio sembra finito e senza un’ottima prova stanotte non gli basterà vincere in Florida – dove pure è incalzato da Trump.
Cruz spera di emergere come l’alternativa a TheDonald, ma questo preoccupa i moderati del suo partito. Possibile piccola sorpresa il governatore dell’Ohio Kasich, che punta a fare decentemente, vincere l’Ohio e presentarsi come l’unico volto ragionevole del partito repubblicano – il suo disegno è arrivare a una convention dove non ci siano vincitori. Un sondaggio del Washington Post pubblicato oggi rileva che Trump resta in netto vantaggio su tutti ma che il suo vantaggio si è assottigliato. Stanotte ci dirà se è un trend, un caso o, comunque, un dato non abbastanza forte da cambiare la dinamica della corsa. Un sondaggio sull’Illinois indica che anche nello Stato il miliardario di New York è in testa con dieci punti di vantaggio su Cruz e Rubio appaiati attorno al 20%.
In campo democratico l’attenzione è per il Michigan, lo Stato dell’industria dell’auto, di tanti operai bianchi ed ex operai di quelli che potrebbero votare Sanders – ma anche di tanti afroamericani, che nella Detroit dei tempi d’oro hanno creato musica che ha fatto epoca. Sanders e Clinton hanno litigato proprio sull’industria dell’auto: nell’ultimo dibattito Tv l’ex first lady ha accusato il senatore socialista di non aver votato il piano di salvataggio dell’industria dell’auto voluto da Obama. Un bel colpo, perché parla proprio agli operai dell’industria dell’auto che non hanno perso il lavoro. I due hanno discusso molto anche della crisi dell’acqua al piombo di Flint, la città di Michael Moore. Ancora una volta il messaggio è comunque: siamo più uniti dei nostri avversari, discutiamo di cose, non ci insultiamo. In Mississippi vincerà Clinton al 99%.

Qui sotto invece (attivate i sottotitoli italiano con il tasto CC) trovate un video che racconta come funziona un caucus, una cosa di cui sentiamo parlare per mesi senza avere chiaro cosa sia. Siamo in Kansas, vediamo la gente registrarsi, dividersi in schieramenti e poi cercare di convincere gli altri. È un po’ un gioco, un po’ un’assemblea, ma tutto con regolamenti chiari, meccanismi oleati e risultati sicuri. Non esattamente come le primarie del Pd a Napoli.