In rivolta contro la miseria del neoliberismo. Dalla Spagna, dalla Grecia, dalla Francia. E dall'Italia: domenica 8 maggio, a Roma, si tiene l'assemblea per il Piano B

In rivolta contro la miseria del neoliberismo. Dalla Spagna, dalla Grecia, dalla Francia. E dall’Italia: domenica 8 maggio, a Roma, si tiene l’assemblea per il Piano B «contro le politiche delle banche e delle multinazionali». Perché «in Europa le politiche neoliberiste stanno devastando il continente», è scritto nero su bianco sull’invito a partecipare ai lavori. Saranno presenti gli eurodeputati spagnloli Miguel Urban (Podemos) e Marina Albiol (Izquierda Unida), Sotiris Martalis sindacato ADEDY e direzione  UP Grecia, Yago Alvarez Barba economista della Plataforma de la Auditoría Ciudadana de la Deuda, Philippe Poutou delegato Cgt Ford in lotta contro il Job act in Francia e Ilaria Fortunato studentessa università di Poitiers, Nuit Debout Francia. Padroni di casa, l’eurodeputata italiana Eleonora Forenza (Altra Europa), l’ex
vicepresidente della Corte costituzionale Paolo Maddalena, il prof. Giovanni Alleva docente diritto lavoro e deputato regionale per Altra Emilia Romagna, l’economista Guido Viale ed Enzo Di Salvatore Comitato nazionale No Triv, docente diritto costituzionale. L’appuntamento è a Roma, in via Santa Croce in Gerusalemme al numero 59 (Spin Time Labs) dalle ore 9,00 , «per costruire in modo aperto e partecipato un percorso di elaborazione italiana del Piano B e la partecipazione alle scadenze di maggio». A cominciare dalla giornata di mobilitazione continentale, il 28 maggio.

Cos’è il PlanB? È il nome del Manifesto “Contro l’austerità e per un’Europa democratica” firmato da centinaia di politici, intellettuali e attivisti (tra cui il regista Ken Loach, il filosofo Noam Chomski, la sindaca di Barcellona Ada Colau). Ha tutte le sembianze di un forum sociale europeo e conta già due appuntamenti: il primo a Parigi nel settembre del 2015 e il secondo a Madrid. L’emergency call è stata fatta da DiEM25, il Movimento per la democrazia in Europa 2025, fondato dall’ex ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis. Al centro l’obiettivo di costruire un PlanB, un’alternativa alle politiche di austerity. Come? Attraverso la formazione di un movimento progressista pan europeo. Il percorso. Prima della tappa italiana, la tre giorni di Madrid dal 19 al 21 febbraio, arriva dopo l’incontro di Parigi lo scorso settembre, quando, durante la Fête de l’Humanité, Varoufakis insieme a Stefano Fassina, il francese Jean-Luc Mélenchon e l’ex ministro delle Finanze tedesco Oskar Lafontaine, presenta il Manifesto. Gli obiettivi del Manifesto. Costruire un’Europa democratica, solidale, accogliente, sostenibile, combattere la sovranità del debito, realizzare un Green new deal, combattere la corruzione attraverso la trasparenza degli atti e delle decisioni prese nelle stanze dell’Ue. Per esempio: live-streaming dei Consigli europei, dell’Ecofin e degli incontri dell’Eurogruppo, divulgazione dei negoziati commerciali come Ttip e Tisa e dei verbali della Bce.

commune

Perché il 28 maggio. Ad annunciarlo è stato l’eurodeputato di Podemos Miguel Urban dal palco di Madrid: tutte le piazze d’Europa dovranno discutere del PlanB contro l’austerità il 28 maggio. La data è stata scelta in omaggio alla Comune di Parigi. E alla rivoluzione dei comunardi francesi, che nel 1871 abolirono l’esercito e lo sostituirono con un’armata popolare e volontaria, proclamarono la totale separazione dalla Chiesa, abolirono i privilegi degli ecclesiastici, costituirono cooperative di operai per gestire le fabbriche abbandonate dai padroni, soppressero il lavoro notturno, sospesero le sentenze di sfratto e morosità, cancellarono ogni distinzione tra figli legittimi e naturali, tra sposati e conviventi. E puntarono sull’emancipazione delle donne.