Intitolata Extraordinary visions. L’Italia ci guarda. La mostra, dal 2 giugno, con centocinquanta immagini e 40 fotografi, italiani e stranieri, ripercorre i luoghi e i personaggi della storia italiana più recente

Viaggio in Italia in MAXXI. Intitolata Extraordinary visions. L’Italia ci guarda.  La mostra romana inaugurata il 2 giugno presenta centocinquanta immagini e 40 fotografi, italiani e stranieri,  che ripercorrono i luoghi e i personaggi della storia italiana più recente. Nelle sale del museo progettato da Zaha Hadid si alternano  paesaggi mozzafiato, città ideali, segno di un Rinascimento a misura d’uomo, ma anche periferie abbandonate, abusi edilizi e periferie anonime.

Alcuni dei più importanti fotografi raccontano come cambia il Bel Paese, contraddizioni e pluralità negli obiettivi di Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Letizia Battaglia, Gianni Berengo Gardin, Franco Fontana, Giovanni Gastel, Luigi Ghirri, Mimmo Jodice, Armin Linke, Ugo Mulas, Ferdinando Scianna, Hiroshi Sugimoto, Massimo Vitali. E molti altri.

Fontana, Basilicata
Fontana, Basilicata

“Extraordinary visions è un viaggio visivo che restituisce un’immagine ben lontana dagli stereotipi, e un viaggio anche nei linguaggi e nelle sperimentazioni più avanzate della fotografia contemporanea”, dice la curatrice Margherita Guccione. Divisa in quattro sezioni: arte cultura e architettura, res publica, paesaggi contemporanei, città comunità e lavoro, la mostra romana offre uno sguardo a tutto tondo. E se gli scatti di Ugo Mulas e quelli di Massimo Piersanti dell’archivio Graziella Lonardi Buontempo raccontano la buona architettura, Luigi Ghirri è presente con l’immagine di uno stabilimento balneare di Riccione. Giovanni Gastel combina bellezza paesaggistica e moda, insieme alle immagini di Ferdinando Scianna, realizzate per la prima campagna pubblicitaria di Dolce&Gabbana, cercando di far incontrare indagine antropologica e fotografia di moda. Ma certamente non c’è solo il glamour.

Ghirri Sabbioneta 1989
Ghirri Sabbioneta 1989

Alessandro Imbriaco e Tommaso Bonaventura hanno fotografato i luoghi del maxi processo contro Cosa nostra e gli scaffali che ne contengono i faldoni: 2.665 anni di carcere, 360 condannati, più di seimila pagine di fascicoli. Massimo Vitali rimane in Sicilia ma sceglie un paesaggio completamente diverso, l’affollata spiaggia di Mondello. Michele Borzoni, invece, ha fotografato un concorso pubblico che si è tenuto a Firenze nel 2007, 2.174 candidati per nove posti disponibili come assistenti in un asilo nido. E ancora: Gianni Cipriano scatta invece una panoramica sulle poltrone vuote al Quirinale poco prima del giuramento di Enrico Letta nel 2013.

Massimo Vitali, palermo
Massimo Vitali, palermo

Letizia Battaglia, sulla costa della bandiera
Letizia Battaglia, sulla costa della bandiera

Fascicoli del maxiprocesso 1986-1987, Corleone, Palermo, 2012 Tenutosi tra il 10 febbraio 1986 e il 16 dicembre 1987 nell’aula bunker del carcere dell’Ucciardone di Palermo, il maxiprocesso contro Cosa Nostra istruito dal pool antimafia fondato da Antonino Caponnetto ha visto 474 imputati rinviati a giudizio, 119 processati in contumacia, 2665 anni di carcere per 360 condannati, oltre a 19 ergastoli comminati a diversi boss tra cui Michele Greco e i latitanti Salvatore Riina e Bernardo Provenzano. Il processo di primo grado ha richiesto 349 udienze nell’arco di 22 mesi, 35 giorni di camera di consiglio e 6901 pagine per la stesura delle motivazioni della sentenza. I gradi successivi di giudizio si sono protratti fino al 1992. I fascicoli del processo sono conservati presso il Centro Internazionale di Documentazione sulla Mafia e il movimento Antimafia (CIDMA), a Corleone. Files of the Maxi Trial 1986–87. Corleone, Palermo, 2012 Held between 10 February 1986 and 16 December 1987 in the bunker courthouse of the Ucciardone Prison in Palermo, the Maxi Trial against Cosa Nostra prepared by the anti-Mafia pool founded by Antonino Caponnetto saw 474 defendants charged, 119 tried in absentia, 2,665 years of imprisonment for the 360 convictions, as well as 19 life sentences given to several bosses, including Michele Greco and the fugitive Salvatore Riina and Bernardo Provenzano. The first-instance trial required 349 hearings over a period of 22 months, 35 days of in camera hearings and 6,901 pages for the formulation of the reasons for the verdict. The successive instances of judgement continued until 1992. The files of the trial are housed in the International Centre for Documentation on the Mafia and the Anti-Mafia Movement (CIDMA), in Corleone.
Fascicoli del maxiprocesso 1986-1987, Corleone, Palermo, 2012

Quirinale, elezione di Letta 2013
Quirinale, elezione di Letta 2013