In viaggio per disegnare una storia su Erbil, ero all'aeroporto quando è iniziato l'attacco del commando dell'Isis. Il racconto e le tavole disegnate

Sono in viaggio verso il Kurdistan iracheno, dove terrò quattro corsi di fumetto in quattro centri giovanili gestiti da “Un Ponte Per”. Ma il mio compito, arrivato a Erbil, sarà anche quello di raccontare le attività dei centri, per un progetto finanziato da Arci, e realizzare un graphic novel per BeccoGiallo con la collaborazione dell’associazione YaBasta Caminantes di Padova.

Sceso a Istanbul, viaggio da solo, la mia ossessione è trovare il gate di imbarco per Erbil. La segnaletica non mi sembra molto chiara, mentre giro per l’aeroporto vengo quasi travolto da una folla di gente che mi corre incontro, contromano. Nella mia ricerca del gate penso sia una cosa “all’italiana”, un improvviso cambio di gate per qualche aereo. Comincio a notare qualcosa di strano, tutti i bar e duty free lungo i corridoi attraversati dalla folla sono chiusi, alcuni vetri sono rotti. Il mio gate sembra non essere in quella direzione e nulla mi fa capire quello che in tutta probabilità è successo da pochi minuti.

Le tavole e il resto del racconto dell’attentato, le trovi su Left in edicola dal 9 luglio

 

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