Il nuovo Commissario alla Sicurezza e alla Lotta contro il terrorismo e la criminalità viene dal Regno Unito e si chiama King. Nonostante la Brexit

Il nuovo Commissario alla Sicurezza e alla Lotta contro il terrorismo e la criminalità viene dal Regno Unito e si chiama King. Sembra una battuta, e invece il 2 agosto Jean-Claude Juncker ha nominato, con un colpo di scena, un britannico per il delicatissimo portafoglio della Commissione. Nonostante la Brexit, e nonostante all’indomani del referendum di Londra, Juncker avesse dichiarato “I disertori non saranno accolti a braccia aperte. Il Regno Unito dovrà accettare di essere considerato come un Paese terzo, non saranno trattati con i guanti. Se gli inglesi dovessero dire di no, la vita nella Ue non sarà come prima”. E infatti King non parteciperà alle riunioni ministeriali. Sarà Dimitris Avramopoulos, il commissario degli Affari interni e immigrazione, a rappresentare la Sicurezza alle riunioni con i ministri dell’Ue e al Parlamento europeo. Eppure i toni adesso cambiano e nella lettera inviata da Juncker a King la scorsa settimana, il presidente della Commissione ha toni morbidi e accoglienti, e parla di Gran Bretagna e Unione europea che condividono “una finalità unitaria e chiara” per l’avvenire.

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Julian King

King avrà un ruolo fondamentale nel garantire “una risposta efficace dell’Ue alle minacce alla sicurezza per il periodo 2015-2020″, anche se la Gran Bretagna potrebbe aver lasciato l’Unione europea entro il 2020. Il suo nome era già stato fatto a luglio, dopo le dimissioni di Jonathan Hill seguite alla Brexit, Julian King era stato indicato come nuovo rappresentante britannico alla Commissione europea. Ma il portafoglio di Hill, alla Stabilità finanziaria, è già stato ripartito tra Valdis Dombrovskis e Pierre Moscovici. Sir Julian King vanta un lungo passato da diplomatico. Lo conoscono bene a Parigi, dove è stato ambasciatore del Regno Unito, ma anche a Bruxelles dove, tra il 2008 e il 2009, è stato direttore di gabinetto del commissario al Commercio Peter Mandelson. E sua moglie occupa un posto di rilievo nelle stanze del Servizio di azione esterna dell’Unione europea.

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David Cameron e Jean-Claude Juncker

King dovrà lavorare a Bruxelles mentre partono i negoziati per la Brexit. Come l’hanno presa i britannici? Gli euroscettici non troppo bene, a giudicare da quanto si legge su The Indipendent: “Juncker deve essere letteralmente pazzo se pensa che i cittadini britannici possano iscriversi a un sindacato di sicurezza con l’Ue. Crede davvero che i burocrati inesperti della Commissione europea siano messi meglio dei servizi di sicurezza britannici?”, ha tuonato il portavoce dell’Ukip Il portavoce difesa di UKIP, il deputato Mike Hookem. Ma anche se il 23 giugno il Regno Unito ha votato per l’uscita dall’Ue, di quell’Ue fa ancora parte.