È riuscito a fare incazzare il sindacato di Polizia. Incredibile. E non solo ha commesso un reato (ma a sbobinare le cazzate di Salvini i reati sarebbero una decina al giorno) poiché indossare una divisa della Polizia non è permesso ma è riuscito addirittura a far incazzare il sindacato stesso. Qui siamo oltre alla pubblicità non richiesta: qui siamo a una faccia che è considerato un'onta accostata a un marchio. Il Salvini pop ormai ha presa su qualche leghista avvinazzato, qualche lepenista di borgata e poco altro. Dice il segretario del sindacato di polizia Siap di Genova, Roberto Traverso: "non è accettabile che un politico come Salvini possa continuare a permettersi d'indossare spocchiosamente la divisa della Polizia di Stato promettendo che una volta al potere utilizzerà poliziotti o carabinieri per una sorta di delirante demagogica e pericolosa ‘pulizia etnica'". Per il sindacato "quello accaduto ieri è un atto gravissimo al quale purtroppo il Salvini ci sta abituando dopo la prima vergognosa messa in scena alla quale abbiamo assistito durante un inquietante comizio di un sindacato di polizia autonomo. Si tratta dell'ennesimo atto provocatorio davanti al quale i poliziotti democratici prendono le dovute e doverose distanze". Non vi basta? Daniele Tissone, segretario generale Silp-Cgil ha dichiarato: "Ma Salvini si rende conto oppure no di quello che dice? Polizia e forze dell'ordine stanno dalla parte dei cittadini e delle leggi, tra mille difficoltà ma, sempre e comunque, al servizio della democrazia e dello stato di diritto. I poliziotti democratici respingono al mittente l'appello di Salvini che, ancora una volta, ha perso un'occasione per tacere soprattutto se ripensiamo a quando il suo partito era al governo e ai tagli miliardari alla sicurezza che produssero i suoi amici di partito. Penso che, stavolta, abbia passato il segno". Da Lorena La Spina, leader dell'Anfp, il sindacato dei funzionari, infine, arriva un "giù le mani dalla nostra divisa": "E ancor più grave che indossando la nostra maglia ci si senta autorizzati ad invocare addirittura una ‘pulizia etnica', che ci riporta indietro ad una delle pagine più oscure e dolorose della storia del nostro Paese. La Polizia di Stato appartiene solo ai cittadini ed alle Istituzioni democratiche, al cui servizio essa opera, nel rigoroso rispetto delle leggi e delle garanzie costituzionali. Questo dovrebbe essere ormai chiaro a tutti, in particolare proprio a chi riveste importanti funzioni di rappresentanza nel mondo politico". Che meraviglia questa estate che spazza via renzismi, salvinismi e ismi di ogni genere. Forse davvero comincia a funzionare il vaccino alle cazzate. Sarebbe il regalo più bello. E Salvini avrebbe forse la maglietta del sindacato degli avvoltoi, al massimo. Fino a che non impareranno anche loro a scrivere. Scrivergli. Contro. Buon mercoledì.

È riuscito a fare incazzare il sindacato di Polizia. Incredibile. E non solo ha commesso un reato (ma a sbobinare le cazzate di Salvini i reati sarebbero una decina al giorno) poiché indossare una divisa della Polizia non è permesso ma è riuscito addirittura a far incazzare il sindacato stesso. Qui siamo oltre alla pubblicità non richiesta: qui siamo a una faccia che è considerato un’onta accostata a un marchio. Il Salvini pop ormai ha presa su qualche leghista avvinazzato, qualche lepenista di borgata e poco altro.

Dice il segretario del sindacato di polizia Siap di Genova, Roberto Traverso: “non è accettabile che un politico come Salvini possa continuare a permettersi d’indossare spocchiosamente la divisa della Polizia di Stato promettendo che una volta al potere utilizzerà poliziotti o carabinieri per una sorta di delirante demagogica e pericolosa ‘pulizia etnica’”. Per il sindacato “quello accaduto ieri è un atto gravissimo al quale purtroppo il Salvini ci sta abituando dopo la prima vergognosa messa in scena alla quale abbiamo assistito durante un inquietante comizio di un sindacato di polizia autonomo. Si tratta dell’ennesimo atto provocatorio davanti al quale i poliziotti democratici prendono le dovute e doverose distanze”.

Non vi basta? Daniele Tissone, segretario generale Silp-Cgil ha dichiarato: “Ma Salvini si rende conto oppure no di quello che dice? Polizia e forze dell’ordine stanno dalla parte dei cittadini e delle leggi, tra mille difficoltà ma, sempre e comunque, al servizio della democrazia e dello stato di diritto. I poliziotti democratici respingono al mittente l’appello di Salvini che, ancora una volta, ha perso un’occasione per tacere soprattutto se ripensiamo a quando il suo partito era al governo e ai tagli miliardari alla sicurezza che produssero i suoi amici di partito. Penso che, stavolta, abbia passato il segno”. Da Lorena La Spina, leader dell’Anfp, il sindacato dei funzionari, infine, arriva un “giù le mani dalla nostra divisa”: “E ancor più grave che indossando la nostra maglia ci si senta autorizzati ad invocare addirittura una ‘pulizia etnica’, che ci riporta indietro ad una delle pagine più oscure e dolorose della storia del nostro Paese. La Polizia di Stato appartiene solo ai cittadini ed alle Istituzioni democratiche, al cui servizio essa opera, nel rigoroso rispetto delle leggi e delle garanzie costituzionali. Questo dovrebbe essere ormai chiaro a tutti, in particolare proprio a chi riveste importanti funzioni di rappresentanza nel mondo politico”.

Che meraviglia questa estate che spazza via renzismi, salvinismi e ismi di ogni genere. Forse davvero comincia a funzionare il vaccino alle cazzate. Sarebbe il regalo più bello. E Salvini avrebbe forse la maglietta del sindacato degli avvoltoi, al massimo. Fino a che non impareranno anche loro a scrivere. Scrivergli. Contro.

Buon mercoledì.

Autore, attore, scrittore, politicamente attivo. Racconto storie, sul palcoscenico, su carte e su schermo e cerco di tenere allenato il muscolo della curiosità. Quando alcuni mafiosi mi hanno dato dello “scassaminchia” ho deciso di aggiungerlo alle referenze.