Il nuovo muro antimigranti d'Europa è a Calais. Lo costruirà la Gran Bretagna per impedire che i migranti passino dal confine con la Francia. E costerà 2,7 milioni di euro

Alto 4 metri e lungo un chilometro, il nuovo muro antimigranti d’Europa è a Calais. Lo costruirà la Gran Bretagna per impedire che i migranti passino dal confine con la Francia.

epa04535113 Migrants gather food and supplies during the day, waiting for the night or a traffic jam to hop on trucks on their way to England in Calais, France, 19 December 2014. Illegal migrants from many different countries and continents have gathered in Calais for years, trying to hop on trucks to get to England. England and France are investing a lot of money to prevent these migrants from passing the Calais border. A new fence has been erected to do so, financed by England for a total amount of 15 million euros. EPA/ETIENNE LAURENT
Il campo informale di Calais

 

La notizia, resa nota dalla Bbc, è stata data dal ministero dell’Interno britannico: il sottosegretario per l’Immigrazione Robert Goodwill ha confermato che Londra sta lavorndo per intensificare la sicurezza intorno al porto «ricorrendo ad attrezzature migliori». E quale miglior attrezzatura, per impedire alle persone di attraversare il confine, di un muro? La barriera sarà innalzata prima che il 2016 finisca e, per farlo, i lavori partiranno già in settembre e costeranno 2,7 milioni di euro, già finanziati dal governo di Londra in accordo con la Francia di François Hollande (l’accordo ha la data di marzo). Il muro è parte di un pacchetto più esteso di lavori “di contenimento” da 17 milioni di sterline (20 milioni di euro) concordato tra Londra e Parigi nel marzo scorso.

Nella “Giungla di Calais” – il campo informale a ridosso della tangenziale che conduce al porto, messo in piedi dieci anni fa – attualmente vivono 10mila migranti. Contro di loro, in queste ore, è esplosa la protesta dei camionisti che hanno bloccato le vie di accesso alla città francese sulla Manica. Protestano contro le frequenti interruzioni del traffico, di notte e di giorno, dovute ai tentativi di molti migranti di “imbarcarsi” su un tir in corsa. I camionisti chiedono alle autorità francesi la chiusura del campo di Calais a ridosso della tangenziale che conduce al porto. La Francia promette da tempo di smantellare la “Giungla” e in queste ore – sarà che i sondaggi danno la Le Pen in testa alle prossime elezioni? – il pugno francese si fa ancora più duro, con l’annuncio dell’invio id altri 400 agenti. Non sarebbe il primo sgombero, più volte le autorità francesi sono intervenute, ma poco dopo il campo è risorto lì dov’era. Una volta attraversato l’inferno per arrivare fin qui, a un passo dall’agognata Inghilterra. queste persone non hanno certo intenzione di tornare indietro. All’ingresso del campo il murales di Banksy lo sintetizza con una sola scritta: London calling.

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