#siamoinattesa è lo slogan del #FertilityFake. Di un lavoro, di una casa, di welfare, di diritto allo studio. I buoni e i cattivi nell'opuscolo del Ministero scatenano un nuovo putiferio in rete

Domani è il Fertility day. Ma è anche il #FertilityFake, la protesta che porterà in molte piazze italiane il no al “messaggio” insito nel Piano nazionale della fertilità del ministro Lorenzin. Le famigerate cartoline sono state ritirate, ma il senso della visione reazionaria della società e della donna che pervade il documento ministeriale rimane.

Basti guardare l’immagine che accompagna gli stili di vita propedeutici alla fertilità dell’opuscolo ministeriale (è costato l’incarico al dirigente della comunicazione): quelli buoni sono rappresentati da giovani virgulti biondi, sorridenti, che sprizzano salute da tutti i pori. Mentre i cattivi stili di vita, “i cattivi compagni da abbandonare” sono raffigurati da, nell’ordine: ragazzi di colore e altri che fumano spinelli, capelli incolti e facce da femministe, in una parola “fricchettoni”. Un opuscolo che si presenta con un’immagine decisamente razzista.

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Ora, al di là degli aspetti prettamente sanitari e di prevenzione dell’infertilità – giustissimi – il piano di Lorenzin è un atto d’accusa nei confronti della donna che abbandona «i modelli di identificazione tradizionali» cercando di emanciparsi, trovando un lavoro, studiando. Il piano poi non prende affatto in considerazione il problema dei problemi, quella che potremmo chiamare l’infertilità sociale. La mancanza per le giovani coppie di asili nido, welfare, lavoro sicuro, politiche abitative. In una parola, l’assenza dello Stato che però, come traspare dal Piano nazionale di Lorenzin, “vuole” più figli.

Ci hanno pensato loro, a ricordarlo alla ministra Lorenzin.
«Siamo in attesa caro ministro», comincia così la serie di video curati da Signorina F. (Effe come Fertility), una protesta virale promossa tra l’altro da Cgil, Arci, Act, a cui ha aderito anche la Rete della conoscenza.

Signorina F contesta apertamente anche il messaggio politico dietro il Piano nazionale della fertilità:

La genitorialità dovrebbe essere una scelta. Ma forse il Governo non è d’accordo dato che ci propone idee di donna, di uomo e di famiglia vecchie di un secolo. Sei davvero realizzata solo se fai un figlio, sei utile se fecondi, è famiglia se fatta da un uomo e una donna e i figli sono biologici.


 

Gli appuntamenti del #FertilityFake

ROMA P.zza di Spagna alle 10.00
FIRENZE P.zza dei Ciompi alle 18.30
NAPOLI P.zza Bellini alle 18.30
TORINO P.zza Castello alle 18.30
PADOVA P.zza delle Erbe alle 16.30
PESCARA P.zza Salotto alle 16.00
PERUGIA Corso Vannucci ore 18.00
PISA P.zza Garibaldi alle 18.00
BOLOGNA P.zza Ravegnana alle 18.00
MILANO Univ. Milano-Bicocca, P.zza della Scienza, alle 10.00
BARI  Università, P.zza Umberto I, alle 9.00
TRIESTE Università, P.zzale Europa 1, alle 9.00