Il successore di Ban Ki-moon non sarà una donna e nemmeno dell'est. È Antonio Guterres, ex premier portoghese, socialista ed ex capo dell'Unhcr. Il consiglio di sicurezza tutto d'accordo.

Come annunciato: sarà Antonio Guterres il nuovo segretario generale dell’Onu, nominato per acclamazione dal Consiglio di sicurezza all’unanimità. Adesso la nomima dovrà essere ratificata dall’Assemblea generale, poi, dal primo gennaio 2017 Guterres prenderà il posto di Ban Ki-moon.

Erano ben sei su otto i candidati dell’Est Europa a succedere Ban Ki-moon alla guida delle Nazioni Unite. E, invece, il successore arriva da Lisbona. È Antonio Guterres, il socialista cattolico che però si dice favorevole all’aborto. Ad annunciare la sua elezione a capo delle Nazioni Unite è stato l’ambasciatore russo al Palazzo di Vetro, Vitaly Churkin, presidente di turno del Consiglio di sicurezza, che voterà ufficialmente oggi. Guterres è stato primo ministro del Portogallo dal 28 ottobre 1995 al 6 aprile 2002, fa parte del Partito socialista ed è stato presidente dell’Internazionale Socialista. Ma da giugno 2005 e per dieci anni è stato a capo dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, l’organismo dell’Onu che ha il mandato di occuparsi (e preoccuparsi) dei rifugiati. Chissà come l’hanno presa dalle parti di Viségrad.

La nomina del portoghese è una delusione per chi sperava nella prima donna per la carica di Segretario generale e per il blocco dell’Est europeo, a cui, secondo un principio non scritto di rotazione, spettava il posto. Il processo di decisione è però stato senza problemi, tutti i 15 del Consiglio sono stati d’accordo con la scelta – ha detto l’ambasciatrice Usa, Power. Una rarità di questi tempi. Guterres conosce l’organizzazione per aver guidato l’Unhcr in una fase delicatissima, attraversata dalle crisi afgana, irachena e infine siriana, durante la quale Unhcr è cresciuta enormemente ed ha assunto un ruolo centrale, anche dal punto di vista della visibilità.

Chi è Antonio Guterres

António Manuel de Oliveira Guterres nasce a Lisbona il 30 aprile del 1949. Figlio di Ilda Cândida dos Reis Oliveira Guterres e Virgílio Dias Guterres, funzionario della Compagnia di Gas ed Elettricità di Lisbona, ha trascorso la sua infanzia tra la capitale e la terra d’origine della madre, Donas, na Beira Baixa. Lo stesso luogo natìo di Amalia Rodrigues. António era un portento, dicono in famiglia. Pare che a quattro anni fosse già in grado di leggere e scrivere, e di piangere quando le storie che incontrava non avevano un lieto fine.
A sette anni, è già chiaro il suo interesse per la fisica. Anzi è tale da sostenere, poi, che sia stata proprio quella la sua «passione platonica». Termina la scuola secondaria e su di lui incombe l’attenzione dell'”Opus Dei”, che lo recluta. Guterres accetta «senza avere la minima idea» di cosa si trattasse, dirà, poi, quando le sue scelte entreranno in contraddizione con quella parentesi di vita. Negli anni a seguire, si dedica allo studio e alla famiglia, accompagna la madre a messa e frequenta la Gioventù cattolica universitaria. Nei tempi duri del Portogallo, a partire dalla seconda metà degli anni 60, nel pieno della dittatura fascista di Salazar, rimane lontano dalle manifestazioni studentesche. Si concentra invece sulla sua carriera e studia, studia sempre. La forte educazione cattolica, in gran parte ispirata dalla madre, lo conduce al Centro Sociale dell’Università e a vivere le miserie dei bairros (quartieri) Curraleira o la Quinta da Calçada. Curiosamente, proprio queste esperienze e l’impatto con la profonda ingiustizia sociale nel suo Paese lo allontanano dalla politica.

Ma nel 1971 – c’è ancora il regime di Salazar – dopo essersi laureato in Ingegneria elettronica, prende a frequentare il “Grupo da Luz”, dove militano personaggi come Helena Roseta, Marcelo Rebelo de Sousa, António Tavares e Victor Sá Machado. Tre anni dopo, per mano di António Reis, Guterres aderisce al Partito Socialista. Il disincanto verso il sistema e l’attrazione verso gli ideali socialisti di Marx, lo portano a licenziarsi dall’università dove aveva una cattedra in Teoria dei Sistemi e delle Telecomunicazioni per dedicarsi pienamente alla politica.
Dentro il partito socialista si scontra con i “vecchi baroni” che lo accusano di essere legato all’Opus dei. Ma la sua ascesa non si arresta. E dieci anni dopo, nel 1988, è il presidente del gruppo parlamentare del Partito socialista. Un anno dopo entra a far parte del Consiglio di Stato.

A questo punto, Guterres ritiene che sia giunto il momento della sua affermazione e al Congresso del febbraio 1992 vince la corsa alla direzione del partito contro Jorge Sampaio. E, alle elezioni del 1995, viene eletto deputato del partito socialista. A ottobre dello stesso anno, diviene primo ministro di un governo aperto, segnato dal dialogo tra le diverse forze politiche portoghesi. Viene rieletto nell’ottobre del 1999 e, quasi contemporaneamente, assume la guida dell’Internazionale socialista. Quando per il Portogallo, nel 2002, è l’ora della debacle. La sua carriera da adesso diventa internazionale.