Un post congiunto su facebook per per sostenere la causa delle donne della Gaza Freedom Flotilla e denunciare «il loro arresto e la loro detenzione illegale avvenuta in acque internazionali da parte delle forze di difesa israeliane». Se la reunion avverrà anche su un palco non è dato saperlo

«Pink Floyd reunites to stand with the Women of the Gaza Freedom Flotilla». Alle 10,15 di ieri – 6 ottobre – dalla pagina facebook (con 29 milioni e mezzo di fan) dei Pink Floyd appare questo annuncio: «David Gilmour, Nick Mason and Roger Waters stand united in support of the Women of the Gaza Freedom Flotilla, and deplore their illegal arrest and detention in international waters by the Israeli Defense Force».

Una reunion, quindi, per sostenere la causa delle donne della Gaza Freedom Flotilla e denunciare «il loro arresto e la loro detenzione illegale avvenuta in acque internazionali da parte delle forze di difesa israeliane». Le Donne della Boat to Gaza arrivano da ogni parte del mondo: un gruppo di loro, il mese scorso, si è imbarcato a Barcellona in direzione Gaza per denunciare le conseguenze drammatiche del blocco navale israeliano della Striscia di Gaza, in vigore dal 2007. Pochi giorni fa, l’imbarcazione delle attiviste – tra le quali è presente il premio Nobel per la Pace Mairead Maguire – è stata intercettata dall’esercito israeliano e presa in custodia. La campagna Women’s Boat to Gaza è promossa dalla Freedom Flotilla Coalition, l’organizzazione filo-palestinese che da anni si batte per porre fine all’assedio di Gaza.

Se la reunion avverrà anche sulle tavole di un palcoscenico, oltre che su facebook, non è dato saperlo. L’ultima volta che i tre sono stati su un palco era il 2 luglio del 2005, in occasione del Live 8 all’Hyde Park di Londra, quando Roger Waters, Davis Gilmour, Nick Mason e – allora Richard Wright – suonarono per 200mila persone. Nel frattempo, la reunion politica ha fatto sold out.