Tra le Marche e l'Umbria dopo le scosse di terremoto di mercoledì sera circa tremila sfollati e tanti danni nei piccoli borghi, ma per fortuna non ci sono vittime. In arrivo i volontari e riunioni al vertice. Stanziati 40milioni dal governo. In arrivo anche Matteo Renzi

Dopo la paura e l’angoscia per una ferita che si riapre, e non è solo quella della terra, oggi si cerca di voltare pagina. In Umbria e nelle Marche, purtroppo anche negli stessi paesi colpiti dal sisma del 24 agosto, oggi è il giorno della reazione. Una reazione che arriva dopo il sospiro di sollievo per il fatto che le scosse di terremoto di mercoledì 26 (5,4 e 5,9 di magnitudo) non hanno fatto vittime, solo danni agli edifici. Il ministro dell’Interno Alfano ha parlato di “bilancio miracoloso”, affermazione un po’ troppo enfatica, anche perché questo ennesimo terremoto punta l’indice sulla enorme fragilità dei borghi e paesi della fascia appenninica. Un’area il cui rischio è conclamato e su cui bisogna intervenire con la prevenzione, non a sisma avvenuto. Come giustamente ha detto Paolo Messina, geologo del Cnr a La Repubblica, «l’unica arma che abbiamo è costruire case a prova di terremoto».

Territori già colpiti dal sisma. Il Consiglio dei ministri ha esteso lo stato di emergenza per il nuovo terremoto e lo stanziamento per decreto è di 40 milioni. Con le “garanzie” di Vasco Errani, commissario alla ricostruzione dopo il terremoto del 24 agosto. «Ricostruiremo tutto, compresi i nuovi danni prodotti da queste ultime scosse», ha detto Errani a Visso, uno dei centri più colpiti nell’area tra Macerata e Perugia. Gli altri centri sono Ussita, il cui sindaco Marco Rinaldi, ieri sera a Rai News 24 ha pronunciato quella frase straziante: «Il mio paese è finito». Poi ci sono Camerino, città universitaria dove è crollato su una palazzina adiacente il campanile della chiesa di Santa Maria in Via, Castelsantangelo sul Nera e Campi di Norcia, dove la Chiesa di San Salvatore, un bellisismo edificio romanico, è venuto giù come fosse di cartapesta, un crollo immortalato da un operatore di Rai News 24 e che è diventato virale, un po’ il simbolo di questo terremoto d’autunno. Ad Amatrice il sisma si è sentito e ha prodotto altri danni: è crollato il palazzo rosso, detto “il palazzo della banca” che era rimasto in piedi dopo il 24 agosto. Gli sfollati sono circa tremila.

I soccorsi e il governo. Secondo quanto ha detto questa mattina a Radio 1 il ministro Alfano, sono 980 i vigili del fuoco al lavoro nelle zone colpite dal sisma, con 450 mezzi e 4 elicotteri. I volontari arrivano da tutta Italia, come era accaduto due mesi fa. I volontari dell’Anpas sono già arrivati a Foligno, presso la sede della protezione civile della Regione Umbria individuata come punto di raccolta, in arrivo anche la Colonna mobile delle Misericordie, tra cui quella dell’Emilia Romagna. Per le 18 è convocata dalla presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, a Norcia, una riunione operativa con il commissario Vasco Errani e il capo della protezione civile Fabrizio Curcio. Sempre nel pomeriggio è atteso l’arrivo del presidente del Consiglio Matteo Renzi.

Una laurea in Filosofia (indirizzo psico-pedagogico) a Siena e tanta gavetta nei quotidiani locali tra Toscana ed Emilia Romagna. A Rimini nel 1994 ho fondato insieme ad altri giovani colleghi un quotidiano in coooperativa, il Corriere Romagna che esiste ancora. E poi anni di corsi di scrittura giornalistica nelle scuole per la Provincia di Firenze (fino all'arrivo di Renzi…). A Left, che ho amato fin dall'inizio, ci sono dal 2009. Mi occupo di: scuola, welfare, diritti, ma anche di cultura.