Nel momento in cui si pensava che l'autore dell'attentato di Berlino (ma è stato un attentato?) fosse un rifugiato, Angela Merkel, in una Germania che si apparecchia al periodo elettorale, ha dichiarato che non avrebbe cambiato nulla sulla politica dell'accoglienza. Mentre in molti si azzuffavano per riuscire a raccogliere la bava e la rabbia, la Merkel ha tenuto la barra dritta senza cadere nel comodo cannibalismo. Non condivido la politica economica e nemmeno la politica europea della cancelliera tedesca ma ascoltandola ho desiderato che ci fosse anche qui da noi un politico, uno qualsiasi, che dicesse la frase meno conveniente. A Berlino hanno arrestato un uomo mentre tutto il mondo non vedeva l'ora di sentirsi rassicurato. Il pachistano fermato invece è stato rilasciato per insufficienza di prove. Dicono le fonti ufficiali che "i test forensi eseguiti finora non hanno fornito indicazioni sulla presenza dell'accusato nell'abitacolo del camion durante l'attacco". E le forze dell'ordine hanno riconosciuto l'errore. Fantascienza qui da noi dove per non rovinare la carriera di qualche polveroso ufficiale (o impolverato politico) un arrestato con troppa fretta si deve fare qualche anno di carcere prima di avere un po' di giustizia. In 24 ore hanno sbagliato e chiesto scusa. Non è poco, no. Buon mercoledì.

Nel momento in cui si pensava che l’autore dell’attentato di Berlino (ma è stato un attentato?) fosse un rifugiato, Angela Merkel, in una Germania che si apparecchia al periodo elettorale, ha dichiarato che non avrebbe cambiato nulla sulla politica dell’accoglienza. Mentre in molti si azzuffavano per riuscire a raccogliere la bava e la rabbia, la Merkel ha tenuto la barra dritta senza cadere nel comodo cannibalismo. Non condivido la politica economica e nemmeno la politica europea della cancelliera tedesca ma ascoltandola ho desiderato che ci fosse anche qui da noi un politico, uno qualsiasi, che dicesse la frase meno conveniente.

A Berlino hanno arrestato un uomo mentre tutto il mondo non vedeva l’ora di sentirsi rassicurato. Il pachistano fermato invece è stato rilasciato per insufficienza di prove. Dicono le fonti ufficiali che “i test forensi eseguiti finora non hanno fornito indicazioni sulla presenza dell’accusato nell’abitacolo del camion durante l’attacco”. E le forze dell’ordine hanno riconosciuto l’errore. Fantascienza qui da noi dove per non rovinare la carriera di qualche polveroso ufficiale (o impolverato politico) un arrestato con troppa fretta si deve fare qualche anno di carcere prima di avere un po’ di giustizia. In 24 ore hanno sbagliato e chiesto scusa. Non è poco, no.

Buon mercoledì.

Autore, attore, scrittore, politicamente attivo. Racconto storie, sul palcoscenico, su carte e su schermo e cerco di tenere allenato il muscolo della curiosità. Quando alcuni mafiosi mi hanno dato dello “scassaminchia” ho deciso di aggiungerlo alle referenze.