Noto ai servizi di sicurezza, era scomparso dai radar da qualche mese. Aveva contatti con un predicatore salafita oggi in carcere. La sua domanda di asilo era stata respinta

Anis Amri, la persona sospettata di aver compiuto la strage al mercato di Natale di Berlino ha 24 anni ed è residente in città dal febbraio 2016 e da novembre è sotto la lente di osservazione delle agenzie anti-terrorismo tedesche perché «avrebbe potuto partecipare o organizzare una qualche azione violenta». È in fuga e potrebbe essere armato e pericoloso e ci sono telefonate, di cui parlano alcuni media tedeschi, nelle quali il tunisino cerca di reclutare persone per compiere un atto terroristico e prova a procurarsi un’arma di grosso calibro da contatti francesi.

Amri è arrivato in Germania nel luglio 2015 e la sua richiesta di asilo è stata respinta nel luglio di quest’anno. Non era stato espulso perché non aveva carte che lo identificassero in maniera inequiovocabile e le autorità tunisina rifiutavano di riconoscerlo come cittadino del Paese. Era noto a diverse agenzie di sicurezza a causa dei suoi legami con la scena islamista radicale ha reso noto Ralf Jäger, il ministro degli Interni dell Nord Reno-Westfalia, dove il sospetto ha passato i primi mesi e ha fatto domanda di asilo. Prima di entrare in Germania, Amri ha trascorso del tempo in prigione in Italia. Le sue telefonate sono state intercettate tra marzo e settembre, poi, forse a causa di un errore di comunicazione tra agenzie (quella federale e quella del Lander) si è smesso di seguirne i passi. Altre fonti giornalistiche parlano di una persona dedita al piccolo spaccio che ha cercato di farsi passare anche per egiziano.  E questa sarebbe il secondo errore evidente – dopo l’arresto della persona sbagliata – delle autorità tedesche.

Un tweet della corrispondente mediorientale di The Times, che ha parlato con il padre di Amri: “si drogava e beveva, si è radicalizzato in Europa”

L’attentato è stato rivendicato dall’Isis, che parla di “risposta alla chiamata di un soldato”, ovvero di un collegamento ideale, non necessariamente diretto. Ma certo Amri è un militante, non un lupo solitario in senso stretto. Amri ha avuto collegamenti con la cerchia del predicatore salafita Ahmad Abdelazziz, noto anche come Abu Walaa. Di origine irachena, residente sede nella città tedesca di Hildesheim, è stato arrestato a novembre perché sospettato di essere un reclutatore dello Stato islamico. Il predicatore nega


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Cosa è successo a Berlino:

Dodici persone sono morte e 48 sono ricoverate in ospedale, alcune gravi, dopo che un camion si è lanciato contro la gente che affollava il tradizionale mercatino natalizio di Breitscheidplatz a Berlino.

Secondo quanto ricostruito, il camionista polacco Lukasz Urban è morto per un colpo alla testa sparato da una pistola di piccolo calibro ed era già morto quando il terrorista ha diretto il mezzo contro la folla. Ma ha cercato di fermare il dirottatore del camion, ci sono segni di collutazione.

Il terrorista ha guidato attorno al mercato prima di dirigersi contro la folla. Forse lo scopo era di capire come colpire più persone.

Il terrorista è uscito dal camion ed è stato seguito da un testimone che lo ha perso nel parco Tiergarten.

Un uomo pakistano è stato successivamente arrestato al Monumento della Vittoria sulla base della descrizione del testimone. Il giovane  è stato rilasciato.