Abbiamo dedicato la copertina alla democrazia diretta, ecco perché e cosa ci trovate dentro

Gli strumenti di democrazia diretta sono l’artiglieria del populismo? O c’è modo di utilizzarli per disinnescarlo e al tempo stesso restituire valore al termine democrazia e riavvicinare il popolo sovrano all’esercizio del potere?
Siamo partiti da queste domande per costruire la copertina del primo numero di Left del 2017. Convinti che, in un sistema senza più i partiti di massa in permanente connessione con la società, lo strumento della delega non sia sufficiente. E che occuparsi della cosa pubblica non sia in ogni caso una faccenda per pochi “tecnici”, ma una prerogativa di tutti i cittadini nel contesto di una società che redistribuisce reddito, saperi, e potere.

Dall’ormai celebre realtà più che ventennale del bilancio partecipativo di Porto Alegre alla pratica del sorteggio come strumento politico, dall’uso massiccio e popolare del referendum ai movimenti per il free web e per un’informazione libera. Abbiamo raccolto in giro per il mondo le esperienze più innovative e quelle storiche. E ne abbiamo discusso con uno dei più grandi esperti di democrazia diretta, il sociologo e politologo francese Yves Santomer, e con lo storico e animatore della stagione dei girotondi Paul Ginsborg.

 

La democrazia diretta ci salverà di Emanuele Profumi
Non è l’attacco sferrato da populismi totalitari ad allontanare i cittadini. È lo scontro tra democrazia e capitalismo. Se lo Stato diventa un’azienda privata e i politici freddi tecnocrati, il sistema implode. La soluzione? Rafforzare la democrazia diretta o partecipata.

 

Che fine ha fatto Porto Alegre? di Donatella Coccoli

Quella di Grillo non è democrazia partecipativa e neanche diretta. È democrazia carismatica, semmai. Ma gli altri partiti fanno ancora meno. Tenendo lontana la società civile. Intervista allo storico (ed ex girotondino) Paul Ginsborg

Rinnovare la democrazia da sinistra. Ecco come
È una vera rivoluzione. Come quella che ha portato allo Stato sociale o al suffragio universale. A livello locale con l’autogoverno, a livello nazionale con elementi di democrazia partecipativa. Parla Yves Sintomer, studioso di democrazia diretta e partecipata

I tentativi dei 5 stelle (falliti, per ora) di Luca Sappino

Esperimenti di democrazia diretta in Canada, Stati Uniti e Belgio di Martino Mazzonis
Una piccola rassegna di esempi di cose che già si fanno e che hanno funzionato e dei sondaggi che mostrano come i cittadini di diversi Paesi chiedano più partecipazione.

Gli articoli sulla democrazia diretta li trovi su Left in edicola dal 7 gennaio con questo e altri articoli

 

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