Il 12 gennaio una giornata a sostegno della scrittrice turca, arrestata e accusata dal governo di Ankara di attività terroristica per aver fatto da consulente esterna ad un giornale curdo. Parlano Burhan Sönmez, Riccardo Noury e Chiara Valerio che ha ideato l’evento

La scrittrice turca Asli Erdoğan, mentre scriviamo, è ancora sotto processo. È stata arrestata il 16 agosto 2016 per aver collaborato con il quotidiano Özgür Gündem accusato dal governo turco di fiancheggiare il Pkk. È stato chiesto l’ergastolo per Asli nonostante la legge sulla stampa dichiari che i consulenti esterni non sono responsabili giuridicamente per la linea e i contenuti del giornale. Con lei sono stati arrestati la linguista Necmiye Alpay e altri sette giornalisti ed editori del quotidiano filocurdo. Dopo essere stati rilasciati per qualche giorno a fine dicembre, rischiano ancora condanne pesanti. Per denunciare le gravi violazioni di diritti che Asli Erdogan ha subito, Tempo di libri ha organizzato una giornata in suo onore che si terrà a Milano il 12 gennaio, al Teatro Dal Verme, a cui parteciperanno, tra gli altri, la sociologa e attivista sociologa turca Pinar Selek, la scrittrice Chiara Valerio, Lirio Abbate, l’editore Roberto Keller e Giulia Ansaldo che di Asli Erdoğan ha tradotto Il Mandarino Meraviglioso (Keller, 2014). Romanzo visionario e potente che racconta una travolgente storia d’amore, ma anche la struggente malinconia di una giovane turca che vive a Basilea. «Anche nel cuore dell’Europa – dice la protagonista del romanzo – posso riconoscere da uno sguardo le donne del Medio Oriente. Mai guadagnata la nostra autostima, il nostro orgoglio è pieno di cicatrici quanto Rasputin»…

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