Fino al 7 febbraio la mostra Opposti complementari racconta l'infanzia negata nei campi profughi libanesi e nei concorsi di bellezza negli Stati Uniti

Bambini presi di mira dalla pubblicità, bambini ostaggio dell’arrivismo di genitori che li usano come prolungamento di sé, come protesi, per non vedere i propri fallimenti e frustazioni. L’impressionante show biz che negli Usa ruota intorno ai più piccoli viaggia sui 25mila concorsi di bellezza ogni anno. Sfilano bambini incartati come caramelle luccicanti, truccati da grandi, agghindati in modo kitsch.

La fotografa Barbara Baiocchi documenta questo circo mediatico mettendosi dalla parte dei bambini,  riuscendo a raccontare la loro curiosità, interesse per l’altro, la voglia di giocare nonostante tutto. Sguardi intensi e vivi di bambini spiccano ancor più negli scatti del fotografo Jean-Claude Chincheré. Un lampo di luce accende i volti di questi piccoli profughi, nonostante la paura, nonostante siano costretti a vivere in condizioni di estrema povertà in campi libanesi. Il giovane fotografo francese li racconta in drammatici scorci in bianco e nero, in mezzo a tende, copertoni e sassi, scovando  inaspettati angoli di umanità e di poesia proprio grazie a questi bimbi siriani obbligati a crescere in zone recintate in cui manca tutto.

Da un lato, Oltreoceano, scaffali pieni di giocattoli, con bambine bionde e rotonde ridotte a posare come statuine. O peggio ancora costrette per compiacere i grandi ad assumere pose civettuole e atteggiamenti ammiccanti. Dall’altro, in Medio Oriente, la distruttività  della guerra che si ripercuote su bambini innocenti. Sono gli Opposti non complementari che si confrontano negli spazi espositivi della Civica Galleria d’Arte Contemporanea “Filippo Scroppo” di Torre Pellice, in provincia di Torino. Fino al 7 febbraio, la mostra curata da Andrea Balzola invita a riflettere sull’infanzia negata, denunciando la violenza fisica e psichica che questi bambini subiscono, seppur in situazioni differenti e lontane. www.galleriascroppo.org

© Jean-Claude Chincheré

© Barbara Baiocchi

© Jean-Claude Chincheré

© Barbara Baiocchi

© Jean-Claude Chincheré

© Barbara Baiocchi

© Jean-Claude Chincheré

© Jean-Claude Chincheré

© Barbara Baiocchi

© Jean-Claude Chincheré

© Barbara Baiocchi

© Jean-Claude Chincheré

testo di Simona Maggiorelli e gallery a cura di Monica Di Brigida